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Resistenza antibiotici, Sijtsma (Fefac): la nutrizione animale è parte della soluzione

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L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, e l’Ema, in un documento congiunto del 2017, hanno tracciato il quadro per un uso corretto degli antibiotici negli allevamenti. I livelli di prevenzione sono tre: primario, con l’obiettivo di ridurre l’introduzione e la diffusione di microrganismi tra gli allevamenti; secondario, con lo scopo di ridurre la trasmissione dei patogeni all’interno degli allevamenti; terziario, per migliorare la capacità degli animali di far fronte all’eventuale presenza di questi microrganismi. Gli animali devono dunque godere di buona salute in modo tale da ridurre il bisogno di antibiotici. E con meno farmaci si argina il fenomeno della resistenza. La soluzione a questo problema risiede anche nella nutrizione animale e Fefac è impegnata a migliorarne gli standard. Tra gli scopi di Fefac ci sono il miglioramento dell’efficienza e della qualità della nutrizione animale, dei valori nutrizionali dei prodotti alimentari, come spiega Reinder Sijtsma, presidente del Comitato Premix & mineral feed di Fefac, intervenuto al convegno di Fefac e Iaca, l’Associazione portoghese delle industrie di alimenti per animali dello scorso ottobre. 

La nutrizione animale non è pertanto solo strumentale alla crescita degli animali: “I mangimi nutrizionalmente bilanciati e sicuri sono efficaci come misure preventive per aiutare gli animali a far fronte ai patogeni rinforzando la salute generale e il benessere attraverso specifiche strategie per la composizione, la formulazione e il trattamento dei mangimi”, spiegano gli esperti di Efsa ed Ema.

Sono stati forniti risultati promettenti circa l’uso di nuovi ingredienti funzionali per mangimi che contribuiscono a mantenere l’apparato digerente in salute anche regolando il microbioma intestinale: probiotici, acidi organici, oli essenziali, oligoelementi, emulsionanti, enzimi, vitamine, aminoacidi, acidi grassi a catena media, fibre, prebiotici, microminerali chelati, antiossidanti, spezie ed erbe, peptidi bioattivi, minerali, agenti sequestranti di micotossine. Sijtsma ricorda uno studio che ha dimostrato la riduzione dell’incidenza della diarrea nei maialini da latte grazie all’uso di acidi organici, ancor di più se combinati con acidi grassi a catena media e con il mannobioso (uno zucchero disaccaride). Tuttavia – aggiunge ancora il rappresentante di Fefac – il ricorso a queste nuove soluzioni nutrizionali è ostacolato da restrizioni regolatorie e procedure di autorizzazione.

Una soluzione in fase di discussione è il nuovo gruppo di ingredienti funzionali che hanno un impatto favorevole sul benessere di animali in buona salute supportando condizioni fisiologiche e/o migliorando il confort o la capacità di adattarsi allo stress. Tuttavia sono state avanzate delle riserve dagli Stati membri, ovvero, ad esempio, che tali sostanze non possono rimpiazzare le buone pratiche già in uso o che replicano categorie di prodotti in cui gli additivi sono già autorizzati.

 

Foto: © Frank_Seifert – Fotolia

Vito Miraglia