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Biosicurezza, iniziativa Fefac-Anfnc

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Il contributo offerto dalle pratiche di biosicurezza all’interno dei mangimifici per prevenire la diffusione dei virus è stato al centro del seminario che si è svolto lo scorso 21 febbraio a Bucarest (Romania), su iniziativa di Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation) e Anfnc (Asociatia Nationala a Fabricantilor de Nutreturi Combinate). L’evento è stato organizzato anche per mettere un freno alla crescente diffusione della peste suina africana negli allevamenti rumeni di maiali.

Nel corso del seminario, esperti dell’industria mangimistica degli Stati membri hanno illustrato una serie di raccomandazioni pratiche su come attuare e mantenere aggiornati i programmi di formazione del personale, le procedure di pulizia e disinfezione e le altre misure di gestione del rischio. Tutte questa indicazioni sono studiate per prevenire la diffusione dei virus responsabili di malattie come l’influenza aviaria o l’afta epizootica, ma possono essere applicate anche alla peste suina africana e ad altre patologie infettive.

Oltre 80 rappresentanti dell’industria mangimistica provenienti principalmente dalla Romania, ma anche dai paesi limitrofi e da altri stati dell’Unione Europea, hanno confermato di voler contribuire a prevenire un’ulteriore diffusione dei virus. Infatti, oltre al contatto con animali selvatici infetti, i vettori più comuni di contaminazione dei suini domestici sono rappresentati dai visitatori e dai loro veicoli. È stato quindi sottolineato che, come ogni altro settore che interagisce con le aziende agricole, l’industria mangimistica deve disporre di piani di biosicurezza conformi alle normative nazionali ed europee per prevenire la diffusione dei virus da un’impresa agricola all’altra. Inoltre, i produttori di mangimi devono osservare regole precise per impedire che gli alimenti per animali vengano contaminati dai camion che trasportano ingredienti per mangimi.

L’incontro ha dimostrato che una maggiore consapevolezza, la formazione e l’istruzione sono fondamentali per prevenire la diffusione dei virus e si basano su principi che devono essere rispettati non solo in caso di epidemie, ma anche quando i focolai sono lontani. Inoltre, durante il seminario è stato evidenziato l’importante ruolo svolto da Fefac nel facilitare lo scambio transfrontaliero di esperienze e nel fornire orientamenti omogenei sulle misure di biosicurezza che devono essere adottate dall’industria mangimistica e dagli altri operatore della filiera zootecnica.

 

Foto: Pixabay

redazione