Per combattere l’antimicrobico-resistenza è necessario fermare l’uso improprio degli antibiotici. Lo affermano l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), l’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione per fermare la diffusione dei “super batteri” – gli agenti patogeni che sono diventati capaci di resistere all’azione degli antibiotici.
La nuova partnership, chiamata “Tripartite Plus”, sottolinea che le implicazioni globali dell’antibiotico-resistenza sulla stabilità politica, sociale ed economica non dovrebbero essere sottovalutate. Per esempio, se non verranno intraprese azioni immediate, entro il 2050 in Asia potrebbero morire circa cinque milioni di persone l’anno a causa delle infezioni causate dai super batteri – un numero superiore alle stime sui decessi per cancro.
Kundhavi Kadiresan, Vicedirettore Generale della Fao e rappresentante regionale per l’Asia e per il Pacifico, ha accolto con favore l’istituzione del Tripartite Plus, sottolineando l’importante ruolo che l’ambiente svolge nel contrastare all’antimicrobico-resistenza. In particolare, ha sottolineato che tutti gli antibiotici, impiegati nei processi produttivi oppure utilizzati dagli umani e nelle aziende zootecniche, possono finire nel suolo, nell’acqua e nell’ambiente, dando ai microbi un’ulteriore opportunità di sviluppare la resistenza.
Per questo motivo, Fao, Oie e Oms lanciano l’appello: “Maneggiare gli antibiotici con cura”. La resistenza a questi farmaci è proprio dovuta al loro uso intensivo, che con il tempo ne ha ridotto l’efficacia, consentendo ai batteri di sviluppare la capacità di resistervi. Ogni organizzazione combatterà l’abuso di antimicrobici in un diverso settore: l’Oms nell’ambito della sicurezza alimentare, l’Oie nel settore zootecnico e la Fao nel comparto agricolo. In particolare, la Fao s’impegnerà a promuovere l’uso di buone pratiche agricole e di biosicurezza, per prevenire le infezioni del bestiame, dei prodotti dell’acquacoltura e delle colture vegetali. La Tripartite Plus intende anche rafforzare gli sforzi per raggiungere entro il 2030 molti degli obiettivi globali di Sviluppo Sostenibile, in particolare l’obiettivo della fame zero.
Il Tripartite Plus ha anche rivisto il “Piano d’azione globale contro l’antimicrobico-resistenza”, che stabilisce i compiti che dovranno essere svolti dai governi nazionali, dall’Oms, dalla Fao, dall’Oie e dagli altri partner nazionali e internazionali, per combattere la resistenza agli antibiotici. Per ostacolare la diffusione di questo problema occorrono, infatti, non solo cambiamenti comportamentali – fermare l’uso improprio degli antimicrobici -, ma bisogna anche migliorare le normative e rafforzare la sorveglianza.
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