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Agricoltura, nel II trimestre 2018 crescono valore aggiunto e occupazione

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Nel secondo trimestre del 2018 il settore agricolo, dopo sei flessioni consecutive del valore aggiunto, registra una ripresa dello 0,3% su base annua. È quanto emerge dal rapporto: “AgrOsserva – La congiuntura della filiera agroalimentare – II trimestre 2018” pubblicato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui l’occupazione in agricoltura sarebbe cresciuta del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le ore lavorate sarebbero aumentate del 2,2%. Anche se il numero delle imprese agricole registrate nel Registro delle Imprese mostra un lieve calo tendenziale (-0,4%), continuano ad aumentare le imprese giovanili, cresciute del 5,4%.

Fiducia – In questo contesto, la fiducia degli agricoltori italiani è rimasta per lo più stabile rispetto al trimestre precedente, ma è notevolmente aumentata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quand’era stata negativamente influenzata dall’andamento climatico anomalo. L’indice del clima di fiducia dell’agricoltura elaborato da Ismea tocca quota 0,3 punti, e riflette il saldo positivo sulle opinioni sulla situazione futura (12,5 punti) e quello ancora negativo sulla situazione attuale (-10,6 punti).

Credito – Sul fronte del credito al settore primario, Ismea sottolinea che lo stock di prestiti oltre il breve termine (in calo dall’inizio del 2012) nel secondo trimestre 2018 è aumentato dello 0,5% su base annua. L’incremento è dovuto alla crescita dei prestiti destinati all’acquisto di macchine (+2,4%) e all’acquisto di immobili rurali (+3,4%), che è stato bilanciato dalla flessione di quelli rivolti alla costruzione di fabbricati rurali (-3,1%). Il credito complessivamente intercettato dal settore, pari alla somma dei prestiti di breve e di lungo termine, continua però a diminuire, registrando un calo del 2,7% su base annua.

Bilancia commerciale – Nei primi sei mesi del 2018 le vendite all’estero dei prodotti agroalimentari italiani sono aumentate del 3,1% su base annua. La crescita è il risultato del calo del 3,8% delle esportazioni del settore primario, dovuto principalmente alle minori disponibilità interne di ortaggi e frutta fresca (che in valore rappresentano il 70% dell’export), e dell’incremento di quelle dell’industria alimentare, aumentate del 4,6%.

Consumi domestici – Nel primo semestre del 2018 la spesa delle famiglie per l’acquisto dei prodotti alimentari è aumentata dello 0,9% su base tendenziale, grazie soprattutto all’incremento dei consumi dei prodotti confezionati, cresciuti del 2,2%. La spesa per i prodotti sfusi si è invece ridotta del 2%.

Prezzi agricoli – Nel periodo aprile-giugno l’indice dei prezzi all’origine dei prodotti agricoli elaborato da Ismea ha toccato 122 punti, registrando un aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Foto: © DLeonis – Fotolia.com

redazione