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Allevamento, le linee guida ministeriali sull’uso appropriato degli antimicrobici

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Come prevenire l’uso inappropriato degli antimicrobici e contribuire a fermare l’antimicrobico-resistenza? Lo spiegano le “Linee guida per la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza” pubblicate dal Ministero della Salute, che forniscono indicazioni utili su come utilizzare i farmaci veterinari in modo appropriato. Un uso scorretto, infatti, rappresenta un rischio per la salute degli animali ed è responsabile della riduzione delle produzioni e dell’inefficienza degli allevamenti.

Il Ministero sottolinea che per prevenire la diffusione di malattie occorre seguire un approccio integrato contro il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, che promuova il benessere degli animali, la corretta gestione nutrizionale, l’adozione di idonee misure di biosicurezza e d’igiene attraverso programmi di eradicazione e monitoraggio delle malattie infettive e di appropriate campagne di vaccinazione degli animali. Le Linee guida, che fanno parte della strategia nazionale per il contenimento dell’antimicrobico-resistenza prevista dal “Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza (PNCAR) 2017-2020”, sono state elaborate per questo scopo e sono rivolte alle Autorità competenti, ai medici veterinari liberi professionisti e agli operatori di settore, per aiutarli a ridurre l’uso inappropriato degli antimicrobici.

La stretta osservanza dei principi contenuti nelle guida, spiegano gli esperti del Ministero, può massimizzare il numero degli animali sani, riducendo al minimo la necessità di ricorrere all’impiego di antimicrobici. Il documento, che dev’essere valutato alla luce delle esigenze individuali di ogni allevamento, è arricchito anche da uno studio sulla possibilità di ricorrere alla strategia vaccinale in alternativa all’uso di antibiotici – soprattutto nei casi in cui questi ultimi vengano impiegati, conformemente alle condizioni stabilite all’atto dell’autorizzazione all’immissione in commercio, per prevenire le malattie di origine batterica.

Il Dicastero aggiunge che la guida sarà seguita da ulteriori linee guida specifiche, elaborate in collaborazione con Regioni/Organizzazioni/Associazioni e dedicate sia alle diverse specie zootecniche/tipologie di produzione, sia agli animali da compagnia. Infine, il Ministero precisa che dal 2019, con l’entrata in vigore della ricetta veterinaria elettronica e del sistema informatizzato per la tracciabilità del farmaco, sarà più semplice monitorare l’utilizzo corretto degli antimicrobici e rafforzare le azioni di contrasto all’antimicrobico-resistenza.

redazione