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Uso di nanotecnologie in alimenti e mangimi: le linee guida dell’Efsa

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L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato una guida su come valutare la sicurezza delle richieste di autorizzazione in tema di nanoscienze e nanotecnologia. Le nuove linee guida, intitolate: “Guidance on the human and animal risk assessment of the application of nanoscience and nanotechnologies in agri/food/feed”, offrono suggerimenti pratici sui tipi di test richiesti e sui metodi applicabili, e si concentrano in particolare sulla valutazione della sicurezza per la salute umana e animale.

“La pubblicazione di questa guida è molto tempestiva – sottolinea Reinhilde Schoonjans, scienziato dell’Efsa che si occupa di valutazione del rischio -, perché offre ai richiedenti gli strumenti di cui hanno bisogno per predisporre con completezza le proprie richieste di autorizzazione in tema di nanotecnologie e dota i valutatori del rischio come l’Efsa di strumenti adeguati per valutarne la sicurezza”.

La guida fa riferimento, in particolare, alle seguenti aree: i nuovi alimenti, i materiali a contatto con gli alimenti, gli additivi alimentari, gli additivi per mangimi e i pesticidi. Il documento è destinato a tutte le parti interessate, in particolare ai valutatori del rischio, ai gestori del rischio e a coloro che richiedono l’autorizzazione.

L’Efsa precisa che le linee guida sono state sottoposte a una consultazione pubblica per tre mesi e che tengono conto di tutti i commenti ricevuti. Ora si passa a una fase sperimentale, che si concluderà con la pubblicazione della versione finale del documento prevista per la fine del 2019. L’Autorità annuncia che l’anno prossimo verrà sviluppata anche una seconda guida, riguardante la valutazione dei rischi per l’ambiente connessi alle richieste di autorizzazione di nanoscienze e nanotecnologie nella filiera degli alimenti umani e animali.

red.