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Fao, impegno per un uso appropriato degli antibotici nella zootecnia

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Continua l’azione di contrasto della Fao all’abuso di antibiotici. L’organizzazione ha partecipato a un incontro con le altre organizzazioni delle Nazioni Unite impegnate su questo fronte rilanciando l’appello per un uso responsabile di questi farmaci: “Gli antibiotici e gli altri antimicrobici dovrebbero essere usati solo per curare le malattie e alleviare sofferenze non necessarie. Solo a certe rigide condizioni dovrebbero essere utilizzati per prevenire una minaccia imminente di infezione”, ha ricordato José Graziano da Silva, direttore generale della Fao, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura

Sono diverse le pratiche da bandire secondo i vertici dell’organizzazione con sede a Roma. Ad esempio l’utilizzo degli antibiotici per promuovere la crescita negli allevamenti, soprattutto in quelli bovini e nell’acquacoltura, così come il loro utilizzo come biocidi in agricoltura, una pratica che sta portando molti microrganismi fungini a sviluppare resistenza ai trattamenti.  

Al meeting sulla resistenza agli antibiotici hanno partecipato anche l’Oms, Organizzazione mondiale della Sanità, e l’Oie, Organizzazione mondiale della Salute animale. I tre enti hanno intensificato la loro partnership con la firma di un Memorandum d’intesa.  

Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, ricorda la Fao, potrebbe causare 10 milioni di morti all’anno e oltre 100 mila miliardi di perdite nell’economia mondiale nel 2050, per non parlare delle implicazioni per la sicurezza alimentare e il benessere economico di milioni di famiglie. “La resistenza non sarà risolta in pochi anni. Serve un’attenzione continua. Solo con un lavoro congiunto la comunità internazionale sarà in grado di affrontare le sfide che la resistenza pone allo sviluppo sostenibile”, ha ricordato da Silva. Il direttore ha inoltre sottolineato come, a oggi, solo 89 Stati abbiano un sistema per la raccolta dei dati sull’uso di antibiotici negli allevamenti. 

La Fao nel 2016 ha adottato un Piano d’azione sulla Resistenza agli antibiotici per aumentare la consapevolezza su tale fenomeno, sviluppare la sorveglianza e il monitoraggio, rinforzare la governance e promuovere l’uso prudente di tali farmaci.  

Un punto importante è supportare le nazioni e le comunità rurali soprattutto “laddove la legislazione, la sorveglianza regolatoria e il monitoraggio sono deboli o inadeguati”. Tra i casi di collaborazione di successo ci sono il supporto dato al Ghana, che ha da poco lanciato un pino d’azione nazionale contro l’antibiotico-resistenza, e l’assistenza al governo cambogiano per l’implementazione di un uso responsabile degli antibiotici nella loro legislazione.

 

Foto: Pixabay

red.