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Giornata del Mais 2018: un documento tecnico per affrontare le criticità della filiera maidicola

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Convegno “Giornata del Mais 2018”, Bergamo 26 gennaio
Anche per il 2018, il tradizionale Convegno la “Giornata del Mais”, giunto alla XIX Edizione, si è svolto nel mese di gennaio a Bergamo presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, a cura del CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, Sede di Bergamo. L’appuntamento ha raccolto, numerosi, i diversi attori della filiera maidicola, con l’intento di affrontare una situazione ulteriormente peggiorata rispetto a quanto discusso nel Convegno dell’anno precedente.
Il 2017 è stato tra gli anni più difficili per la maiscoltura, caratterizzato da un’estate particolarmente calda e siccitosa che ha instaurato condizioni di elevato e continuo stress idrico e termico per la coltura. In aggiunta alle persistenti temperature superiori a 30°C, con punte di oltre 38°C in agosto; nello stesso periodo le precipitazioni sono state scarse, soprattutto nella bassa pianura. Le ripercussioni negative in termini di resa sono risultate evidenti, nonostante si sia intervenuti già in giugno, ove possibile, con l’irrigazione per cercare di mitigare lo stress.

Focus: innovazione contro lo stress idrico
In questo panorama di emergenza, il focus della prima sessione del Convegno è stato indirizzato alle “Agrotecniche innovative contro lo stress idrico del mais”. Sono state illustrate le sperimentazioni condotte dall’Università degli Studi di Torino (DISAFA) e Milano (DISAA) riguardo all’efficienza delle nuove soluzioni irrigue per il mais, includendo la microirrigazione a goccia, tramite ala gocciolante in superficie o sub-irrigazione e altre tecnologie avanzate. Tali impianti consentono un’elevata efficienza irrigua con risparmio di volumi, rispetto all’irrigazione per scorrimento, compresi tra il 50 e l’80% in dipendenza dal suolo e dall’andamento meteorologico; è emerso, inoltre, che la risposta produttiva trae vantaggio dalle nuove soluzioni irrigue, in particolare, nel caso di microirrigazione associata all’applicazione frazionata dei fertilizzanti tramite impianto a goccia (fertirrigazione). La voce dal campo, da parte dell’Associazione Italiana Maiscoltori ha sottolineato che per poter rinnovare la fiducia degli agricoltori nella redditività del mais, l’innovazione delle tecnologie irrigue, sicuramente utile, deve però essere accompagnata anche da una gestione complessiva della coltura rinnovata e strategica, includendo la Politica Agricola Comunitaria.

Criticità mais: un documento tecnico per il rilancio della filiera
La criticità della maiscoltura nazionale è tale da porre a rischio la sopravvivenza delle aziende e dei sistemi di stoccaggio, a causa delle quotazioni distanti dalla copertura dei costi. Tale condizione ha determinato, nel corso dell’ultimo decennio, una costante contrazione delle superfici investite a mais, culminata nel 2017 in un nuovo record negativo. Come chiaramente emerso, durante il Convegno Giornata Mais 2018, dalla relazione di apertura sull’andamento economico, a cura dell’Università degli Studi di Milano (ESP), il tasso di auto-approvvigionamento del mais italiano ha raggiunto un livello inferiore al 50%, nonostante la crescente centralità di questa coltura sia per le produzioni zootecniche di maggiore valore e tipicità del sistema agroalimentare nazionale che per il consumo alimentare diretto. Il mais rappresenta, infatti, una materia prima strategica per l’alimentazione zootecnica, costituendo circa il 47% delle principali materie prime utilizzate per la produzione mangimistica; questa coltura risulta indispensabile per quasi tutte le produzioni a Denominazione di Origine Protetta (DOP), marchio simbolo del Made in Italy alimentare nel mondo, attribuito agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti.
Alla luce di tali criticità, nell’ambito del Progetto Rete Qualità Mais (RQC MAIS) finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) e coordinato dal CREA Cerealicoltura e Colture Industriali Sede di Bergamo, è stata intrapresa l’iniziativa di costituire un Gruppo di Lavoro dedito a i) evidenziare e proporre iniziative urgenti per tentare di trovare soluzioni alla grave crisi della coltura maidicola; ii) individuare e condividere soluzioni utili per rilanciare la competitività del mais italiano.

Nel corso del Convegno Giornata del Mais 2018, è stato presentato ufficialmente il “DOCUMENTO TECNICO CRITICITA’ MAIS” sottoposto all’attenzione del MiPAAF (CREA Prot. 3388 del 25.01.2018), frutto delle attività svolte dal Gruppo di Lavoro costituito dall’intera filiera maidicola, dalla produzione all’utilizzazione, dalle Associazioni di categoria, dai Rappresentanti delle Regioni maidicole e da un Gruppo di Ricerca.
Tale DOCUMENTO costituisce uno strumento utile per evidenziare linee strategiche per rilanciare la coltura del mais, attraverso interventi a sostegno della filiera, con le risorse che saranno messe a disposizione in futuro.
Il Gruppo di Lavoro ricco e variegato include tra i partecipanti, le Regioni maidicole (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte), Veneto Agricoltura, l’Informatore Agrario, le Associazioni di categoria: Confagricoltura, Coldiretti, Associazione Italiana Maiscoltori (AMI), Associazione Italiana Raccoglitori Essiccatori Stoccatori (AIRES), Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (ASSALZOO), ASSOSEMENTI, Alleanza Cooperative Italiane (ACI), Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), Consorzi Agrari d’Italia, Confederazione Produttori Agricoli (COPAGRI), Consorzio Italiano Biogas, Roquette Italia, Associazione Granaria di Milano, A.G.E.R. Borsa Merci di Bologna, Officina Commerciale Commodities, l’Osservatorio regionale (FVG) per la sorveglianza delle micotossine negli alimenti.
Il Settore Ricerca che ha collaborato alla stesura del Documento comprende: CREA Cerealicoltura e Colture Industriali Sede di Bergamo; Università degli Studi Torino, DISAFA; Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza; Università degli Studi di Padova, TESAF; Università degli Studi di Milano, ESP.

Il TAVOLO TECNICO MAIS, riunitosi nei mesi di giugno e novembre 2017 (L’informatore Agrario N. 26/2017 pag. 9 e N.44/2017 pag.15), al fine di individuare soluzioni utili per risolvere le principali criticità del settore maidicolo, ha posto particolare attenzione ai seguenti punti:
• promuovere e supportare innovazioni agronomiche mirate ad aumentare rese e sanità del mais
• sostenere la rete di sperimentazione pubblica
• valorizzare le infrastrutture del sistema di stoccaggio
• armonizzare gli interventi normativi e di politica del settore
Gli elementi più rilevanti emersi dal confronto tra tutti gli attori coinvolti, sono stati elaborati in una “Tabella di sintesi” che prevede, per ciascuna delle “Criticità” evidenziate un “Aspetto generale” declinato nel “Dettaglio” in uno o più aspetti specifici, per ciascuno dei quali sono state prospettate “Linee di azione suggerite”, a tre livelli:
– Ricerca
– Assistenza agli attori della filiera
– Politica
Le nove “Criticità individuate”, come “Aspetto generale” (Figura 1), spaziano dal controllo degli stress alla gestione dello sviluppo di micotossine, dal controllo della sanità della granella all’implementazione delle rese e redditività della coltura, dalla scelta varietale al ripristino dell’autoapprovvigionamento del mais nazionale, dalla valorizzazione della qualità del mais alla fruibilità dei risultati della ricerca e sperimentazione a favore della filiera, alla situazione di mercato.
A titolo esemplificativo, si riporta nella Figura 2, la Criticità – Aspetto generale -, Controllo stress, declinata in più aspetti “Dettaglio”:
– Stress idrico
– Stress biotico – funghi micotossigeni
– Stress biotico – insetti fitofagi

Le Linee di azione suggerite nell’ambito della Ricerca, Assistenza alla filiera e azioni a livello di Politica di Settore, per affrontare, ad esempio, la Criticità “Stress idrico”, sono riportate nella Figura 3.
Altre due Criticità, Controllo sanità granella e Valorizzazione qualità mais, estratte dalla “Tabella di Sintesi”, sono illustrate nei loro “Dettagli” rispettivamente nelle Figure 4 e 5.
Tra le numerose Linee di azione suggerite a livello di “Politica”, ne citiamo di seguito alcune, per le quali si auspica il coinvolgimento del MiPAAF e delle Regioni.
• Sostenere strategie utili alla prevenzione attacchi parassiti del mais contenendo l’impatto ambientale
• Sostenere strategie utili alla prevenzione sviluppo micotossine
• Sostenere stabilmente i) Rete di sperimentazione pubblica varietale e agronomica, ii) Rete di Aziende-pilota strutturate per verificare l’efficacia di innovazioni tecnico-agronomiche utili per stilare disciplinari condivisi tra le Regioni maidicole.
• Indirizzare scelte di investimento su infrastrutture di stoccaggio delle Regioni maidicole
• Sostenere stabilmente e implementare Rete monitoraggio delle partite commerciali
• Definire le procedure per una corretta gestione delle partite non conformi
• Agevolare il rispetto della percentuale minima di materie prime per l’alimentazione degli animali dei circuiti DOP prevedendo un sistema di raccolta e stoccaggio differenziato della granella per qualità e provenienza territoriale
• Promuovere contratti di filiera che valorizzino il mais italiano
• Proporre azioni costruttive e innovative sul sistema dei prezzi e di mercato interni per valorizzare il mais con caratteristiche qualitative specifiche
• Favorire e implementare il sistema di informazione per l’agricoltore
• Sostenere sistemi di trasferimento dell’innovazione a favore di nuovi progetti di filiera
• Creazione di un tavolo tecnico permanente sulla maiscoltura
Alla luce di tutto quanto riportato nel Documento elaborato dai partecipanti al TAVOLO TECNICO MAIS, e illustrato in occasione della Tavola Rotonda organizzata durante il Convegno Giornata Mais 2018, si evince la necessità di inserire urgentemente la coltura del mais tra i temi da affrontare nella definizione del futuro Piano Nazionale di Settore.

 

Foto: Pixabay

Carlotta Balconi – CREA Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, Responsabile della Sede di Bergamo