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Fao, la conoscenza al centro dell’agricoltura di domani

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La conoscenza è fondamentale per il futuro dell’agricoltura e della lotta contro la fame. Lo ha evidenziato José Graziano da Silva, Direttore Generale dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), durante l’incontro: “A sustainable food future” che si è svolto a Londra su iniziativa della Chatham House, sul tema del ricorso alla tecnologia e alle innovazioni come mezzi per combattere la denutrizione, affrontare i cambiamenti climatici e salvaguardare le risorse naturali.

“Il futuro dell’agricoltura non è ‘input-intensive’, ma ‘knowledge-intensive’ – ha affermato il DG della Fao -. Questo è il nuovo paradigma. Gli attuali sistemi alimentari non si sono dimostrati capaci di eliminare la fame nel mondo. Abbiamo bisogno di promuovere l’innovazione e di attuare pratiche sostenibili, in grado di fornire, nello stesso tempo, cibo nutriente e accessibile, servizi ecosistemici e resilienza ai cambiamenti climatici”.

L’esperto ha osservato che negli ultimi decenni la produzione alimentare è aumentata, ma a un costo elevato per l’ambiente: questo processo ha generato deforestazione, carenza idrica, impoverimento del suolo e alti livelli di emissioni di gas serra. D’ora in avanti, ha dichiarato da Silva, “il nutrimento delle persone deve andare di pari passo con quello del pianeta”.

Per fare in modo che ciò avvenga, l’esperto ha evidenziato la necessità di ridurre l’uso dei pesticidi e dei prodotti chimici nel settore agricolo, di aumentare la diversificazione delle colture e di migliorare le pratiche di conservazione del suolo. Inoltre, ha sottolineato l’esigenza di adottare un’azione coordinata su questioni globali come la lotta ai parassiti e alle malattie transfrontaliere, il contrasto dell’antimicrobico-resistenza, la riduzione degli sprechi alimentari e l’applicazione degli standard di sicurezza alimentare.

Foto: © pershing – Fotolia.com

red.