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Pet Food, l’alimentazione dei cani da caccia

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Dopo le giornate di pre-apertura, con l’apertura ufficiale in molte Regioni del 17 settembre è entrata nel vivo la nuova stagione venatoria. Il suo avvio coincide per i cacciatori con un graduale cambio delle abitudini alimentari dei cani impiegati nelle loro attività. Nei mesi estivi, infatti, agli animali sarà stata riservata una dieta più leggera a fronte di un fabbisogno più ridotto. Andando a caccia più volte a settimana e spendendo molte più energie, invece, durante la stagione venatoria l’alimentazione di centinaia di migliaia di cani dovrà cambiare per far sì che l’animale possa rendere al meglio senza stancarsi troppo.

I cani e la caccia

La velocità, la potenza muscolare, l’olfatto, la natura silenziosa della ferma, la resistenza, l’istinto naturale al riporto sono tutte caratteristiche che qualificano l’attitudine alla caccia dei cani. A seconda di queste peculiarità i cani da caccia sono distinti in categorie, ciascuna con una maggiore predisposizione alla ricerca di diversi animali selvatici. La Federazione cinologica internazionale distingue i segugi dei cacciatori in cani da seguita e cani da traccia, ideali per la ricerca e il recupero della selvaggina ferita; cani da ferma, che segnalano al cacciatore la presenza di una preda, come quaglie e fagiani, fermandosi in posa; cani da riporto che riportano al cacciatore la selvaggina addentata; cani da tana, abili nell’individuare le prede al riparo delle loro tane, come le lepri, una capacità condivisa con i cani da cerca. E anche la razza di appartenenza orienterà le scelte alimentari del cacciatore.

I nutrienti

Nei primi mesi di caccia sarà importante aumentare la quantità di cibo somministrato. All’interno di una dieta varia ed equilibrata, che sicuramente un’alimentazione industriale è perfettamente in grado di assicurare, le proteine sono il nutriente principale. Come per gli uomini anche per i cani le proteine sono i mattoni fondamentali per i loro muscoli. Le fonti di proteine, utilizzate anche per gli alimenti commerciali, sono naturalmente la carne rossa come il manzo e bianca come il pollo e i suoi derivati, ma anche uova, farina di pesce, soia.

Importantissimi per avere energia disponibile sono i grassi di origine animale e vegetale di buona qualità come gli omega 3 e gli omega 6. L’olio di soia, l’olio di semi e di lino, il sego e il lardo, il grasso di pollo sono le principali fonti di grasso. Infine sono utili per il fabbisogno del cane da caccia gli zuccheri, come riso, frumento e patate, e le fibre, essenziali per il corretto funzionamento del tratto gastrointestinale.

Il veterinario potrà aiutare il cacciatore a definire una dieta davvero bilanciata per il proprio animale, un obiettivo che non sempre è facile da raggiungere per i diversi fattori che incidono. Basti pensare agli effetti del clima sulla dieta del cane con il freddo che richiederà un maggiore consumo di calorie.

L’idratazione
Nelle giornate di caccia è bene prestare attenzione a quando dar da mangiare al proprio cane per evitare che durante l’attività venatoria i suoi sforzi vengano rallentati dalla digestione. Tuttavia, quando le ore di caccia saranno molte, sarà bene che il cane faccia uno spuntino. Infine dovrà essere costante sarà l’idratazione: il cacciatore dovrà assicurarsi che il proprio cane si disseti nell’arco della giornata e per questo dovrà avere con sé un contenitore per l’acqua soprattutto se nelle aree in cui andranno a cacciare non ci sono fonti d’approviggionamento.

Foto: Pixabay

Vito Miraglia