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Antibiotico resistenza e strategie alimentari

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Nel Seminario Assalzoo tenutosi il 22 giugno scorso a Piacenza, organizzato in collaborazione con il CReAA (Centro di Referenza Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo degli Alimenti per gli Animali), è stato affrontato il tema dell’antibioticoresistenza ed il contributo che il settore mangimistico può fornire per la riduzione dell’utilizzo del farmaco veterinario.

Nel corso della prima sessione del Seminario “Conoscere l’antibiotico resistenza” sono stati approfonditi argomenti più generali, come i meccanismi alla base dell’antibiotico resistenza (Prof. Roberto Villa, Università degli Studi di Milano), l’attuale impatto sulla salute umana (Dr. Davide Mangioni, Università degli Studi di Brescia), il quadro della situazione negli allevamenti italiani (Dr. Antonio Battisti, Centro di Referenza Nazionale per l’Antibiotico resistenza (CRAB) c/o IZS Lazio e Toscana) e in conclusione l’utilizzo di tecnologie innovative per selezionare animali più sani e resistenti alle malattie (Prof. Giulia Minozzi, Università degli Studi di Milano).

Nella seconda sessione “Strategie alimentari per ridurre l’utilizzo dell’antibiotico” sono stati approfonditi temi riguardanti l’alimentazione animale (Prof. Matteo Crovetto, Università degli Studi di Milano) perchè un’alimentazione bilanciata, studiata su misura sull’animale, con ingredienti innovativi (D.ssa Raffaella Barbero, IZS Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), può aiutare a mantenere la funzionalità del microbioma del tratto intestinale (Dr. Alberto Stanislao Atzori, Università degli Studi di Sassari, Prof. Paolo Bossi Università degli Studi di Bologna) e a ridurre l’insorgenza di malattie. Hanno concluso la sessione il Prof. Luigi Calamari (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) ed il Prof. Giuseppe Pulina (Università degli studi di Sassari) con un intervento su cosa avverrà in futuro, dall’alimentazione di precisione ai Big Data.

Il Seminario lascia ancora molti interrogativi aperti ed un bisogno di riflessione in seno alle diverse professioni per capire con chiarezza come affrontare la problematica, ma è comunque “tempo di agire” senza catastrofismo, con un’azione coordinata. L’alimentazione animale può essere parte della soluzione come strumento per migliorare il controllo e per prevenire l’AMR, nell’ambito di un approccio integrato che coinvolge l’animale, la genetica, la salute e la gestione dell’azienda.

 

Foto: Pixabay

redazione