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Fefac: approccio bilanciato su biocarburanti in Ue, priorità all’uso per mangimi

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La Federazione dei produttori europei di mangimi (Fefac) invita l’Unione Europea a dare priorità all’impiego dei co-prodotti della lavorazione dei biocarburanti per la produzione di mangimi e di alimenti. Sottolinea, infatti, che la produzione di biocombutsibili da materie prime agricole genera notevoli quantità di co-prodotti ricchi di proteine che, grazie allo sviluppo conoscitivo dell’industria mangimistica europea, possono essere utilizzati nell’alimentazione animale – come i semi oleosi e i grani distillati -, aiutando ad alleviare il deficit proteico dell’Unione Europea.

Alla luce della pubblicazione, lo scorso 30 novembre, della revisione del “Renewable Energy Directive” da parte della Commissione Europea, Fefac afferma la necessità che ci sia coerenza tra le politiche europee che influenzano l’approvvigionamento di proteine e la rigorosa attuazione dei principi di gerarchia dei co-prodotti durante la lavorazione del biocarburante. In particolare, Fefac ritiene che la riduzione del contributo fornito dai biocarburanti agli obiettivi di energia rinnovabile dovrebbe restare in vigore, come strumento capace di mitigare i potenziali effetti negativi per l’uso del suolo e dell’acqua dei biocarburanti di prima generazione.

In particolare, Fefac sottolinea che le “colture a doppio uso” come la colza forniscono un contributo molto importante, perché offrono materie prime per mangimi ricche di proteine con un forte profilo di aminoacidi. Di conseguenza, evidenzia che l’impatto delle future revisione delle politiche dell’UE in materia di biocarburanti dovrebbe essere valutato e monitorato attentamente, ponendolo in relazione al fabbisogno europeo di proteine. Nello specifico, Fefac invita l’UE a verificare la disponibilità europea di fonti proteiche, utilizzando il bilancio che sarà pubblicato sul prossimo rapporto “EU market observatory on cereals and oilseeds”.

Per quanto riguarda i biocombustibili “avanzati” o di “seconda generazione”, Fefac è impegnata a stilare un elenco delle materie prime che possono essere impiegate per la produzione di mangimi e di alimenti (come la melassa). La proposta di un obbligo di miscelazione, secondo la Federazione, potrebbe rappresentare un incentivo che potrebbe finire per distorcere i mercati agricoli, contrastando “i principi della gerarchia dei sottoprodotti” che stabiliscono di anteporre l’uso per i mangimi e per l’alimentazione a quello per l’energia.

Foto: © pershing – Fotolia.com

redazione