A partire dal 1° luglio 2017, nell’Unione Europea è autorizzato l’impiego di proteine trasformate derivate dagli insetti per la produzione dei mangimi destinati ai pesci d’allevamento. La Federazione dei produttori europei di mangimi (Fefac), ha accolto con favore la possibilità di utilizzare questa “promettente fonte alternativa di proteine” per l’alimentazione degli animali, in particolare per l’allevamento ittico, che richiede regimi dietetici ricchi di proteine altamente digeribili. Evidenzia, inoltre, che nel lungo termine l’inclusione delle farine realizzate con gli insetti potrebbe contribuire ulteriormente allo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura dell’Unione Europea.
Fefac precisa che l’attuale quadro giuridico prevede che gli insetti destinati a essere utilizzati nella produzione dei mangimi per i pesci devono essere nutriti come tutti gli altri animali allevati. Per esempio, non possono essere alimentati con i rifiuti della ristorazione o con il letame prodotto dal bestiame. La Federazione ritiene che questa misura sia in linea con l’attuale stato delle conoscenze scientifiche e dovrebbe facilitare l’accettazione da parte del pubblico e del mercato dei mangimi realizzati con queste proteine.
Fefac aggiunge che appoggerà ulteriori ricerche sulla sicurezza dei potenziali substrati alternativi per gli insetti da allevamento, vale a dire le materie prime che non sono attualmente utilizzabili direttamente per nutrire i pesci, il pollame o i suini, come raccomandato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel suo parere pubblicato a ottobre 2015 sul “profilo di rischio relativo alla produzione e al consumo degli insetti come alimenti e mangimi”. Questo, secondo la Federazione, potrebbe creare un ulteriore valore aggiunto alle proteine derivate dagli insetti d’allevamento nell’ottica di stimolare le economie circolari.
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