Il 29 giugno la Commissione Europea ha presentato un nuovo piano d’azione diretto a contrastare la resistenza agli antimicrobici. Lo comunica l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), precisando che questo fenomeno è responsabile di 25.000 decessi l’anno soltanto nell’Unione Europea.
Il piano d’azione promosso dalla Commissione Europea si prefigge di perseguire i seguenti obiettivi:
– fare dell’Europa una regione modello;
– potenziare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione;
– orientare l’agenda mondiale.
“Le evidenze scientifiche hanno fanno capire che salute umana e salute animale sono interconnesse – osserva Jaana Husu-Kallio, Presidente del consiglio di amministrazione dell’Efsa e membro del Gruppo di coordinamento interistituzionale dell’Onu sulla resistenza agli antimicrobici -. Gli esperti dell’Efsa continueranno ad affiancare la lotta globale contro la resistenza agli antimicrobici analizzando il ruolo svolto da alimenti e animali da produzione alimentare nel trasmettere resistenza agli antimicrobici”.
L’Efsa precisa di aver contribuito a rendere l’Europa una regione modello nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza, svolgendo le seguenti attività:
– pareri scientifici sull’uso prudente degli antimicrobici: gli esperti hanno riesaminato le misure intraprese nell’UE per ridurre, rimpiazzare e ripensare l’uso di antimicrobici negli animali;
– analisi e dati basati sulle evidenze: l’Efsa ha valutato l’associazione tra l’uso di antimicrobici negli animali e negli esseri umani e lo sviluppo di resistenza.
– sorveglianza e attività di segnalazione: gli esperti dell’Efsa hanno fornito un’istantanea dei livelli di resistenza nei batteri riscontrati negli esseri umani, negli alimenti e negli animali, paese per paese.
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red.