Anche se l’effetto della scarsità di precipitazioni e del clima freddo che ha interessato l’Europa in aprile resta ancora da quantificare, la produzione europea di frumento dovrebbe risultare poco abbondante anche questa stagione. Lo evidenzia un rapporto elaborato dalla società CRM AgriCommodities e descritto sul sito Feednavigator, secondo cui dopo il raccolto “disastroso” dell’anno scorso, anche quest’anno la produzione di grano dell’UE dovrebbe restare sotto la media stagionale.
Nel bollettino mensile di marzo, la Commissione Europea ha rivisto le previsioni sul rendimento di tutte le principali colture (tranne mais, patate e girasole) per il 2017, stimando un ribasso del 2-3%. La produzione dovrebbe attestarsi a 3,17 tonnellate per ettaro, ben al di sotto della media degli ultimi cinque anni pari a 3,25 tonnellate per ettaro. La causa di questo declino, secondo gli analisti, va imputata al persistente clima asciutto in Spagna e in Francia e delle “condizioni insolitamente fredde” che hanno investito diverse aree dell’Europa occidentale, centrale e settentrionale.
Gli analisti hanno anche osservato che il clima piovoso continua a ritardare la semina del grano primaverile in Canada e a minacciare la qualità e la quantità del raccolto negli Stati Uniti. Inoltre, ritengono che la scarsità di piogge potrebbe mettere a rischio la produzione del frumento anche in Australia.
Gli analisti di CRM AgriCommodities evidenziano che nonostante l’umidità eccessiva, la semina della soia negli Stati Uniti risulta in linea con la media degli ultimi cinque anni. Finora è già stato piantato circa il 52% dei semi di soia previsti per quest’anno. Invece il clima troppo umido sta ritardando la semina di colza in Canada.
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red.