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Cina, avviata campagna mediatica diretta a promuovere gli Ogm

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A giugno la Cina avvierà un sondaggio diretto a testare le opinioni della popolazione sugli alimenti prodotti con organismi geneticamente modificati (Ogm). Inoltre, lancerà una campagna mediatica diretta a illustrare i benefici degli Ogm e a evidenziarne la sicurezza. Lo riferisce un articolo pubblicato sulla rivista online Bloomberg, secondo cui l’iniziativa è sostenuta dal desiderio del governo cinese di aumentare il ricorso alle biotecnologie, ritenuto necessario per aumentare il rendimento delle colture e per rispondere al crescente fabbisogno di prodotti dell’agricoltura da parte della popolazione.

Il sondaggio nazionale, diretto a verificare l’accettazione da parte del pubblico degli alimenti prodotti con ingredienti geneticamente modificati, sarà condotto dai ricercatori di tre atenei cinesi, compresa l’Università Tsinghua di Pechino. Gli scienziati si occuperanno anche d’illustrare, su diverse piattaforme mediatiche, le principali caratteristiche delle biotecnologie – sulle quali esistono ancora molti pregiudizi. L’indagine nazionale mira, infatti, a scoprire quali sono le preoccupazioni dei cittadini affinché il governo possa fare chiarezza e, dati alla mano, confutarle.

La Cina è il quarto produttore mondiale di cotone Ogm e il principale importatore di soia, la maggior parte della quale è di origine geneticamente modificata e viene utilizzata per la nutrizione umana e animale. Tuttavia, le preoccupazioni espresse dalla popolazione sui possibili effetti del consumo di alimenti a base di Ogm hanno reso il governo riluttante a utilizzare la tecnologia per produrre le colture principali. Ma adesso le autorità governative hanno annunciato che entro il 2020 sarà consentita la produzione commerciale di mais e di soia Gm. Prima di farlo, però, occorre rassicurare i cittadini che il consumo di questi alimenti non comporterà un pericolo per la salute.

“Molti cinesi diventano pallidi quando si menziona la parola Ogm – osserva Jin Jianbin, docente di Comunicazione presso l’Università Tsinghua -. Se il governo procede prima che il pubblico sia pronto ad accettare questa tecnologia, il risultato potrebbe essere imbarazzante. Ma se le persone conosceranno più a fondo la tecnologia, saranno maggiormente disposte ad accettarla”.

 

Foto: Pixabay

redazione