Nei prossimi cinque anni, la Cina produrrà e promuoverà la commercializzazione di mais e semi di soia geneticamente modificati. Lo comunica l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui il paese asiatico ha deciso di utilizzare le biotecnologie per incrementare l’efficienza del suo settore agricolo.
Finora la Cina ha investito nella produzione di cotone Gm, ma non aveva ancora autorizzato l’impiego delle biotecnologie per la coltivazione dei prodotti alimentari. A frenarla era il timore che parte dei consumatori li boicottasse per paura di eventuali rischi per la salute. Tuttavia, consentiva l’importazione di semi di soia Gm da impiegare nella produzione di mangimi.
Nell’ultimo piano di previsione quinquennale sull’uso di scienze e tecnologie, lo stato asiatico ha invecee deciso d’includere tra le colture Gm anche varietà di soia resistenti agli erbicidi e varietà di mais resistenti ai parassiti. In particolare, il paese ha bisogno di aumentare la resa dei campi di soia. Nella stagione 2016/17 la produzione cinese di soia dovrebbe infatti raggiungere i 12,5 milioni di tonnellate, una quantità insufficiente a soddisfare la domanda. Di conseguenza, secondo una previsione effettuata dagli analisti degli Stati Uniti, la Cina dovrà importarne dall’estero altri 86 milioni di tonnellate.
“Non è possibile estirpare manualmente le erbacce nelle grandi coltivazioni del nord-est del paese – ha dichiarato a Reuters un produttore cinese di soia -. Se si decide di ruotare le colture di soia e mais, è necessario utilizzare i semi di soia resistenti agli erbicidi “.
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red.