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Comparto mangimistico, non influenza solo l’alimentazione animale

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Il settore mangimistico non influenza soltanto il comparto zootecnico e l’alimentazione animale. Dalle caratteristiche dei mangimi dipendono, infatti, diversi aspetti: il benessere e la salute degli allevamenti, la qualità, i prezzi e la sicurezza dei cibi destinati agli umani e la salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, questo settore influisce sull’intera economia globale. Lo evidenzia Harinder P.S. Makkar, nel documento “Animal nutrition: beyond the boundaries of feed and feeding” che ha presentato il 24 marzo durante il convegno Regional meeting on suistainable dairy development in Asia – from concept to action, organizzato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao).

Ecco alcuni settori in cui il comparto mangimistico gioca un ruolo essenziale.

Produttività
L’esperto sottolinea che una dieta scorretta riduce la produttività degli animali. Diversi studi hanno infatti dimostrato che un’alimentazione equilibrata aumenta la produzione di latte da parte delle vacche da latte. Inoltre, incrementa il tasso di crescita degli animali destinati alla produzione di carne. Ancora, migliora l’efficienza riproduttiva: gli animali arrivano al primo parto a un’età inferiore, e trascorre un minore intervallo di tempo tra un parto e l’altro. Infine, alcune ricerche hanno rilevato che una corretta alimentazione durante la gravidanza influenza positivamente la salute e il benessere dei discendenti. Tutti questi elementi, secondo Makkar, si traducono in una maggiore redditività per gli agricoltori.

Economia agricola
Indipendentemente dalla specie allevata e dal sistema di produzione impiegato, l’alimentazione animale rappresenta l’aspetto finanziariamente più rilevante della produzione animale. La spesa per l’acquisto dei mangimi può costituire fino al 70% dei costi totali di realizzazione dei prodotti di origine animale. Pertanto, un aumento del prezzo dei mangimi può, da una parte, ridurre i profitti degli allevatori e, dall’altra, determinare un incremento dei listini del prodotto finale. secondo l’esperto, l’impiego di alimenti per animali di buona qualità può quindi ridurre la quantità necessaria di mangimi, riducendo i costi per l’alimentazione animale e aumentando la redditività degli allevamenti.

Ambiente
L’impiego, negli allevamenti, di pratiche alimentari basate su un approccio razionale potrebbe ridurre le emissioni inquinanti prodotte dal comparto zootecnico. In particolare, nutrire gli animali con una dieta che preveda il corretto apporto di proteine, carboidrati e sali minerali, somministrata in proporzioni adatte a soddisfare le esigenze nutrizionali dei capi d’allevamento, può far diminuire il rilascio di azoto, fosforo e metano nell’ambiente.

Foto: © branex – Fotolia

n.c.