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Crea: a rischio sperimentazione ibridi di mais

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L’assenza di fondi potrebbe mettere a rischio la sperimentazione nazionale sugli ibridi di mais condotta dal Crea – Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo, che rappresenta da diversi anni uno strumento di fondamentale utilità per gli agricoltori. L’Istituto ha comunicato, infatti, che da qualche mese è venuto meno il finanziamento che ha permesso la realizzazione della sperimentazione sugli ibridi di mais da granella e da trinciato integrale.

“Il Crea si sta accollando i costi per la sperimentazione in questione, non senza difficoltà, dirottandovi i fondi previsti per altre ricerche e senza garanzia di riuscire a continuare la sperimentazione in futuro – afferma Carlotta Balconi, Direttore dell’Unità di Ricerca per la maiscoltura di Bergamo -. Questo imprevisto capita in un momento assai critico per i maiscoltori nazionali che devono affrontare un mercato con prezzi della granella in calo, criticità climatiche che aumentano il rischio di contaminazione”.

Secondo Assomais (tavolo di confronto per la filiera maidicola italiana) si tratta di un ulteriore danno arrecato al mais italiano, già colpito da una politica agricola comunitaria che non premia questa coltivazione. Il mais continua a essere la prima coltura in Italia in termini di volumi e la seconda in termini di superfici. Ma nel giro di 11 anni la superficie nazionale coltivata con il mais è passata da 1.450.000 ettari a meno di 800.000 ettari. Secondo l’associazione, l’Italia sta sottovalutando una coltura strategica per tutte le filiere dei prodotti zootecnici più importanti, con il rischio di aggravare la dipendenza dalle importazioni dall’estero e, in definitiva, di causare la dislocazione delle produzioni fuori dai confini nazionali.

Per superare questa crisi, Assomais ritiene fondamentale mettere gli agricoltori nelle condizioni di ottenere il massimo potenziale produttivo dal mais e, nello stesso tempo, di limitare il rischio di contaminazione della granella da micotossine. Evidenzia, quindi, che il lavoro super partes condotto dal Crea di Bergamo offre la possibilità di ottenere prodotti agricoli in modo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Per questo motivo, l’associazione ha inviato una lettera al Ministro del Mipaaf Maurizio Martina e agli assessori delle principali Regioni maidicole, chiedendo di stanziare fondi specifici per sostenere l’attività di sperimentazione del Crea.

 

Foto: Pixabay

redazione