Ogni anno, si verifica una perdita del 20-40% dei raccolti agricoli di tutto il mondo, a causa dei danni provocati da parassiti e malattie. A lanciare l’allarme è la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), nel corso del convegno annuale della Commissione sulle misure fitosanitarie, l’organo governativo della Convenzione internazionale per la protezione fitosanitaria, che quest’anno affronta il tema: “La salute delle piante per la sicurezza alimentare”.
Gli esperti Fao sottolineano il ruolo fondamentale delle piante per il nutrimento umano. Senza di esse, sarebbe impossibile raggiungere l’obiettivo di eliminazione della fame, che la comunità internazionale si è impegnata a raggiungere entro il 2030. Tuttavia, negli ultimi anni le piantagioni sono insidiate da diverse minacce, che tendono a diffondersi molto rapidamente nel mondo globalizzato. Per esempio, molti raccolti sono stati divorati da invasioni di formiche. O ancora, numerosi ulivi sono stati rovinati dalla Xylella fastidiosa.
“Recentemente abbiamo riscontrato un’attenzione maggiore alle malattie delle piante – osserva Daniel Gustafson, Vice Direttore Generale della Fao -, ma c’è ancora molto da fare rispetto alla consapevolezza su come sostenere o migliorare la salute vegetale”. Per questo motivo, la Fao ha riunito diversi esperti internazionali per individuare i metodi più efficaci per contrastare il problema. In particolare, durante la conferenza si è discusso di come prevenire la contaminazione di frutta, verdura e cereali da parte di batteri, virus e piante infestanti.
La Commissione sulle misure fitosanitarie ha anche il compito di aggiornare gli “Standard internazionali sulle misure fitosanitarie”, che determinano il trattamento di piante e vegetali durante il trasporto. L’obiettivo di questo documento è quello di ridurre il rischio che, a causa del commercio internazionale, i parassiti delle piante si diffondano tra uno stato e l’altro. In particolare, quest’anno si è discusso della necessità di contrastare i rischi associati all’impiego dei container marittimi.
È stata anche presa in considerazione l’idea di sviluppare la certificazione fitosanitaria elettronica, definita “ePhyto”. Questo strumento dovrebbe aumentare l’efficienza delle operazioni portuali, combattere la certificazione fraudolenta e ridurre i costi.
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