Nel 2016 la produzione di grano nell’Unione Europea e in Russia dovrebbe essere caratterizzata da condizioni favorevoli. In Sud Africa, invece, è previsto un calo produttivo del 25%. È quanto emerge dal “Cereal Supply and Demand Brief” pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), il bollettino internazionale sull’offerta e la domanda di cereali.
Per quanto riguarda il grano, le prospettive appaiono drasticamente diminuite in Sud Africa, dove la produzione potrebbe diminuire di un quarto. Le condizioni produttive di UE e Russia appaiono, invece, generalmente favorevoli. Si sono poi ridotte le semine invernali negli Stati Uniti e in Ucraina. Infine, in India dovrebbero calare le aree coltivate, a causa della scarsità di piogge durante il mese di ottobre.
Secondo la Fao, la produzione 2016 di riso potrebbe essere deficitaria in alcuni paesi a causa di piogge insufficienti. In altri, invece, potrebbe risentire delle precipitazioni eccessive.
In relazione alla stagione 2015, la Fao ha modificato al rialzo le previsioni per la produzione mondiale di cereali, che dovrebbe raggiungere i 2.531 milioni di tonnellate. La decisione è stata motivata dalla maggiore produzione di grano in Canada e Russia e da quella di mais in Cina, Canada e Paraguay. Inoltre, la Fao ha anche rivisto al rialzo la produzione mondiale di riso 2015. Sono, infatti, cresciute le previsioni dei raccolti in Cina, Vietnam e Stati Uniti.
L’organizzazione ha mutato al ribasso le previsioni sull’utilizzo mondiale di cereali nella stagione 2015/16, portandolo a 2.527 milioni di tonnellate. La cifra risulta comunque maggiore dello 0,8% rispetto all’anno precedente. La situazione riflette un aumento del consumo di grano del 2% – incremento dovuto, per lo più, al maggior utilizzo del cereale per l’alimentazione animale – e alla crescita dell’impiego del mais dello 0,3%. L’utilizzo mondiale di riso dovrebbe aumentare dell’1,1%, mantenendo stabile il consumo mondiale pro-capite.
Sulla base di queste valutazioni, la Fao calcola che alla fine della stagione 2016 le scorte cerealicole mondiali dovrebbero attestarsi intorno a 642 milioni di tonnellate. Il rapporto globale tra scorte finali e consumo dovrebbe restare stabile intorno al 25%. Tuttavia, l’accumulo delle scorte dovrebbe variare a seconda dei livelli di produzione. Sono previsti notevoli aumenti degli stock di grano negli Stati Uniti, in Europa e in Cina, mentre dovrebbero diminuire in Canada, India e Iran. É anche probabile che le scorte mondiali di riso dovranno essere intaccate, per poter colmare il divario tra la produzione e il consumo mondiale. Gran parte del riassetto dovrebbe, quindi, interessare l’India e la Tailandia, i due principali esportatori di riso.
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