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Mangimi: produzione cresciuta dello 0,2% nel 2015. Previsto calo dello 0,5% nel 2016

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Nel 2015, la produzione di mangimi composti nell’Unione Europea ha raggiunto un livello stimato di 156,1 milioni di tonnellate, circa lo 0,2% in più rispetto alla precedente stagione. A comunicarlo è Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation), secondo cui nell’anno appena trascorso i costi dei mangimi sono rimasti bassi e sono persino diminuiti rispetto al 2014. Merito dei buoni raccolti di cereali in Europa e della fornitura globale, ampiamente sufficiente, di farine di semi oleosi, soprattutto di quella di soia.

Secondo Fefac, questa situazione avrebbe in parte compensato il duraturo ribasso delle quotazioni delle carni suine, in un momento in cui la produzione di carni suine ha continuato a crescere di quasi l’1-2% durante il 2015. Alla fine, nonostante gli incentivi economici offerti agli allevatori di suini affinché utilizzassero i loro cereali, la produzione industriale di mangimi per maiali è rimasta stabile nel 2015.

Per quanto riguarda i mangimi per i bovini, il quadro risulta disomogeneo in Europa. Dipende, infatti, dalle condizioni climatiche per la produzione dei foraggi. L’effetto della fine del regime delle quote latte è apparso poco visibile, dato il calo complessivo dell’1% della produzione industriale di mangimi per bovini.

Positiva la produzione degli alimenti per il pollame, che ha continuato ad aumentare di quasi il 2% nel 2015. La crescita è stata sostenuta dall’incremento del 2,5% del consumo pro capite di carne di pollo. Anche lo scorso anno i mangimi per pollame hanno consolidato la propria posizione di leader nel settore della produzione europea di mangimi composti. Come nell’anno precedente, anche nel 2015 il maggior produttore europeo di mangimi per polli è stato la Polonia. La Germania, invece, ha confermato la sua leadership nella produzione totale di mangimi composti, seguita da Spagna e Francia. La produzione di mangimi composti di Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi è cambiata, complessivamente, di una percentuale compresa tra meno 0,5% e più 1%.

Per quanto riguarda le previsioni sulla produzione 2016, gli analisti Fefac appaiono relativamente pessimisti. Prevedono che la richiesta di mangimi per pollame dovrebbe continuare a crescere, anche se a un ritmo più lento, pari all’1%. Stimano, invece, una significativa riduzione della domanda di alimenti per suini, compresa tra il 2 e il 3% in meno rispetto al 2015. Tuttavia, le condizioni climatiche favorevoli per i foraggi in Nord Europa dovrebbero portare a un aumento della domanda dei mangimi per bovini di un 1%. Complessivamente, ritengono che rispetto al 2015, la produzione dei mangimi composti dovrebbe calare dello 0,5%.

 

Foto: © Pavel Losevsky – Fotolia

n.c.