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Scarti alimentari, a Stanford si trasformano in mangimi

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Da quest’anno la maggior parte dei rifiuti alimentari prodotti all’interno dell’Università di Stanford (Usa) saranno riutilizzati per realizzare mangimi. Entrerà in vigore, infatti, un sistema innovativo di trattamento degli scarti, gestito dalla compagnia Sustainable Alternative Feed Enterprises (Safe), in grado di riciclare il cibo buttato via per ottenere acqua, alimenti per animali e ingredienti per la produzione di biocarburanti.

Il nuovo metodo rappresenta un’alternativa meno costosa rispetto al compostaggio o all’impiego di digestori anaerobici per il trattamento dei rifiuti. Inoltre, costa un terzo in meno rispetto ai concorrenti e genera un profitto quattro volte maggiore. A chi lo utilizza, oltretutto, permetterà nel giro di un po’ di tempo di risparmiare sulla bolletta.

“Noi pensiamo che il cibo non debba essere sprecato – dichiara Creg Shaffer, Presidente di Safe -, se può servire a nutrire una persona o un animale”. L’azienda ha infatti trovato il modo di miscelare gli scarti alimentari, anche di origine vegetale, con il tradizionale cibo per animali. Il risultato è un mangime di buona qualità, di cui i cani vanno particolarmente ghiotti.

 

Foto: Pixabay

red.