La presidenza degli Stati Uniti ha ufficialmente chiesto al Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa (Usda), all’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) e alla Food and Drug Administration (Fda) di aggiornare i meccanismi di regolamentazione dei prodotti biotecnologici. L’obiettivo è quello di evitare “inutili ostacoli” alle future innovazioni.
La Casa Bianca ha domandato alle tre agenzie federali, incaricate di sorvegliare i prodotti sviluppati attraverso l’ingegneria genetica, di modernizzare e aggiornare periodicamente il sistema regolatorio. L’ultima volta che il quadro normativo relativo alle biotecnologie è stato modificato, infatti, risale al 1992. Nel frattempo, i progressi tecnologici hanno cambiato radicalmente il panorama delle biotecnologie. Pertanto, l’intero sistema deve essere revisionato.
La presidenza Usa ha evidenziato che i costi e gli oneri, che caratterizzano l’attuale sistema, limitano le possibilità di accesso delle piccole e medie imprese. Inoltre, rendono difficile per la popolazione comprendere come il governo valuti la sicurezza dei prodotti biotecnologici. La decisione di aggiornare il sistema di regolazione dovrebbe, quindi, essere accolta positivamente dall’opinione pubblica e dalle piccole aziende, che avranno nuove possibilità di entrare nel mercato.
La Casa Bianca ha poi annunciato di aver formato un gruppo di lavoro, che comprenderà anche membri di Epa, Fda e Usda, incaricato di analizzare lo stato del settore delle biotecnologie. In particolare, gli esperti dovranno individuare le responsabilità di ogni agenzia in materia di regolamentazione.
Inoltre, il gruppo di lavoro dovrà sviluppare una strategia a lungo termine, per rendere il sistema regolatorio capace di valutare efficacemente i rischi associati ai futuri prodotti biotecnologici. Infine, gli specialisti dovranno redigere ogni anno una relazione sulle misure specifiche adottate dalle tre agenzie federali in questo settore.
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Nadia Comerci