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Ogm, Presidente La Via contrario alla modifica del reg. 1829/2003

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Il Presidente della Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo, Giovanni La Via, ha elaborato un documento con cui respinge la proposta di modifica del regolamento CE 1829/2003, relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati. In particolare, chiede alla Commissione Europea di ritirare il disegno di legge che intende concedere agli Stati membri la possibilità di vietare o limitare l’uso di prodotti Gm sul loro territorio.

Il Presidente osserva che la nuova norma potrebbe mettere in difficoltà gli imprenditori europei, sia sul fronte interno, sia su quello esterno. Nello specifico, rischia di contrastare con le regole di libero scambio all’interno dell’Eurozona e con gli obblighi internazionali previsti dall’Organizzazione mondiale del commercio.

Rileva, inoltre, che gli Stati membri intenzionati ad adottare misure restrittive, dovrebbero giustificare la loro scelta sulla base di motivazioni convincenti, che non dovrebbero entrare in conflitto con la valutazione dei rischi effettuata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Pertanto, non potrebbero indicare ragioni ambientali o sanitarie.

La Via dichiara che la sua posizione è condivisa dagli altri membri della Commissione Ambiente. In particolare, i parlamentari europei criticano il fatto che la proposta sia stata avanzata senza che, prima, venissero valutati l’impatto e la compatibilità delle misure adottate dagli Stati membri con le regole del mercato interno e dell’Organizzazione mondiale del commercio. Inoltre, non sarebbero state fatte le opportune valutazioni sulla fattibilità della norma.

Il Presidente sottolinea che l’Unione Europea dipende fortemente dall’importazione di prodotti Ogm, pertanto la modifica del regolamento CE 1829/2003 potrebbe mettere in grave pericolo la filiera zootecnica e influenzare negativamente il settore agricolo. Inoltre, la reintroduzione dei controlli tra gli Stati membri vanificherebbe i risultati finora ottenuti con la realizzazione dell’Unione doganale e del Mercato unico europeo.

 

Foto: Pixabay

Nadia Comerci