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Produzione avicola, nei prossimi due anni è destinata a crescere in Europa

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La produzione avicola nell’Unione Europea è destinata a crescere nei prossimi due anni. È quanto emerge dal rapporto “Short Term Outlook”, elaborato dalla Direzione Generale “Agricoltura e sviluppo rurale” della Commissione Europea, secondo cui dopo i buoni risultati registrati nel 2014, il settore avicolo andrà incontro a un ulteriore incremento economico, mentre il ivello di disoccupazione e i costi di produzione resteranno sotto controllo.

Crescita nel 2014
Il rapporto sottolinea la crescita “eccezionale” riportata nel 2014, grazie all’aumento della produzione in Spagna (+10%), Polonia (+9%) e Germania (+4%), dovuto alla riduzione dei prezzi dei mangimi. La produzione di Regno Unito e Francia, invece, è rimasta più statica, perché i due Paesi sono stati frenati dalle difficoltà finanziarie incontrate dai due maggiori operatori.
Complessivamente, nel 2014 la produzione di pollame nell’Unione Europea è cresciuta del 3,7%, fino a raggiungere 13,2 milioni di tonnellate.

Ritmo più lento rispetto al 2014
Secondo il rapporto, se i prezzi dei mangimi continueranno a essere convenienti e i focolai d’influenza aviaria saranno tenuti sotto controllo, la domanda di pollame dovrebbe continuare a crescere, anche se a un ritmo più lento rispetto al 2014. È previsto, in particolare, un aumento della produzione del 2,3% nei prossimi due anni, che dovrebbe raggiungere 13,6 milioni di tonnellate nel 2016.

Concorrenza di Stati Uniti e Brasile
Per quanto riguarda gli scambi commerciali, il rapporto segnala che le esportazioni europee hanno registrato una crescita del 4% nel 2014, con un record di 13,5 milioni di tonnellate, nonostante i problemi derivanti dal divieto d’importazione russo, dalle misure “antidumping” approvate dal Sud Africa e dall’influenza aviaria. Secondo la Commissione Europea, tuttavia, la merce esportata potrebbe diminuire nei prossimi due anni a causa della concorrenza agguerrita di Stati Uniti e Brasile. Sui mercati valutari, infatti, il real brasiliano dovrebbe indebolirsi contro il dollaro americano – prospettiva che renderebbe più difficile per l’Unione Europea competere sui mercati internazionali. Le importazioni, invece, sono destinate ad aumentare se la Thailandia e l’Ucraina faranno un maggior uso dei loro contingenti tariffari.

Scorte di cereali e prezzo del petrolio
Il rapporto si conclude in modo favorevole: nel complesso le prospettive per la produzione europea di pollame sono positive, grazie alle scorte di cereali da foraggio e alla riduzione del prezzo del petrolio, che mantengono bassi i costi produttivi. La sostenuta crescita economica europea e la più ampia economia globale dovrebbero, invece, avere effetti positivi sulla domanda.

Nadia Comerci