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Fao e Ifif: insieme per ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sicurezza dei mangimi

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Trovare modi efficaci per ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sicurezza dei mangimi: sono stati questi due degli argomenti discussi a Roma dall’IFIF – l’International Feed Industry Federation – e dalla FAO – la Food and Agricultural Organization – nel corso della 13° riunione annuale congiunta che si è svolta il 2 e 3 ottobre scorsi. L’obiettivo è rafforzare la collaborazione su questioni critiche per garantire la sicurezza dei mangimi e, allo stesso tempo, la sostenibilità della produzione.

 

Diversi gli argomenti discussi nel corso dell’incontro, tra cui la riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti e la necessità di aumentare la sicurezza dei mangimi a livello globale, appianando le differenze normative tra diversi Paesi. “Entrambe le organizzazioni sono sulla stessa lunghezza d’onda riguardo al voler ridurre l’impatto ambientale da parte della zootecnia e al portare in campo nuove iniziative, tra cui un nuovo programma per aumentare la sicurezza dei mangimi a livello globale”, spiega Daniela Battaglia, livestock production officer nella divisione “Animal Production and Health” della FAO. La FAO, spiega Battaglia, per raggiungere questi obiettivi collabora già da diverso tempo con differenti organizzazioni per favorire la cooperazione su questi temi di interesse comune, e la collaborazione con l’IFIF è una delle più riuscite: “Abbiamo avuto molti risultati concreti nei nostri 13 anni di lavoro insieme sulle sfide legate ai mangimi e a tutta la catena alimentare”. Un settore, quello dell’alimentazione animale, che sta conoscendo una sempre maggiore maturità che, come spiega la stessa esperta, si può evincere dalla delicatezza dei temi che vengono via via proposti e affrontati: “Nel corso dell’incontro è stato messo in evidenza come sia importante prendere atto delle preoccupazioni della società circa il benessere degli animali allevati e l’etica della zootecnia, pur riconoscendo l’importanza dell’approccio scientifico alla produzione di carne”.

 

Alexandra Athayde, direttore esecutivo dell’IFIF, racconta che tutti i presenti esperti nel settore dei mangimi sono risultati “molto incoraggiati” dall’incontro, da chi si occupa di acquacoltura, a coloro che si occupano di allevamento di animali da carne. Dello stesso avviso anche José Graziano da Silva, direttore Generale della FAO: “Abbiamo avuto una due-giorni eccezionale, con la presenza di molti esperti di mangimi per l’acquacoltura e la zootecnia provenienti da Cina, Sud Africa e Australia, tutti concentrati su come rendere più sostenibile l’intera catena alimentare che va dai mangimi per gli animali al cibo consumato sulle tavole“. E tutti con la consapevolezza che proprio dai mangimi è necessario partire per ottenere una produzione (il più possibile) sostenibile di carne e pesce.

 

Foto: Pixabay

Miriam Cesta