Oltre a rappresentare un pilastro per l’alimentazione per oltre due miliardi di persone, gli insetti potrebbero essere una soluzione sostenibile ed ecocompatibile per l’alimentazione animale: è quanto ha sostenuto Eduardo Rojas-Briales, il vice direttore generale della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, nel corso dell’incontro internazionale “Insects to Feed the World” organizzato dalla Fao e dalla Wageningen University, che ha riunito nei Paesi Bassi oltre 400 esperti provenienti da 45 Paesi. “I tempi sono maturi per pensare a fonti alternative di cibo in vista della crescita della popolazione mondiale, delle minacce legate al cambiamento climatico e della fame persistente in molte parti del mondo”, ha spiegato Rojas.
Un terzo della popolazione mondiale mangia abitualmente insetti e la maggior parte di questi insetti, spiega Rojas, viene catturata in natura. “Riconoscere le potenzialità degli insetti non significa proporre un cambiamento nei modelli alimentari agli altri due terzi della popolazione mondiale che non si alimenta abitualmente di insetti, ma garantire che chi si ciba di insetti possa continuare a farlo in modo sostenibile”. Una strada per arrivare questo risultato, spiega Rojas, è quella di utilizzare gli insetti per l’alimentazione animale: “Sarebbe un modo ecologico ed efficiente di produrre mangimi per animali – spiega-. Gli insetti possono nutrirsi di rifiuti e liquami, e sono in grado di trasformare questi rifiuti in proteine di alta qualità per l’alimentazione animale”.
“Gli insetti, da soli, non risolveranno certo i problemi della sicurezza alimentare del mondo, ma sarebbe assurdo non mobilitare il loro pieno potenziale nella lotta contro la fame e la malnutrizione”, conclude Rojas. La sfida di riuscire a nutrire in modo sostenibile tutta la popolazione mondiale che, entro il 2050, raggiungerà la cifra di 9 miliardi di persone “non può essere vinta grazie a un solo cambiamento, ma solo grazie alla convergenza di molteplici cambiamenti che si completano a vicenda”.
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m.c.
