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Mais e soia, la primavera fredda non ha fermato la semina

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La primavera insolitamente fredda non ha fermato, negli Stati Uniti, la semina del mais e della soia. Secondo un articolo pubblicato su Agriculture.com, portale specializzato in pubblicazioni nel settore zootecnico, nelle ultime settimane la semina di mais e soia ha raggiunto quantità del tutto comparabili a quelle degli anni precedenti nonostante le temperature primaverili siano state caratterizzate da diversi abbassamenti rispetto alla media stagionale.

 

Stando ai dati riportati nell’articolo, per quanto riguarda la semina del mais è stata raggiunta quota 59% del totale, rispetto al 58% della media stagionale. Per quanto riguarda le piante di mais emerse, nonostante le temperature inospitali la percentuale si aggira intorno al 18%, rispetto alla media stagionale del 25%. Per quanto concerne la soia, infine, i calcoli hanno messo in evidenza un 20% di semina effettuata, indietro quindi solo dell’1% rispetto alla media stagionale.

 

Tra i vari Paesi coltivatori di mais, però, si registrano notevoli differenze. Se, rispetto agli anni precedenti, la quantità di mais seminato fino ad oggi è maggiore rispetto alla media stagionale in Colorado (64% contro 56%), Illinois (78% contro 53%), Indiana (61% contro 45%), Kansas (72% contro 63%), Kentucky (64% contro 59%), Missouri (86% contro 62%), Nebraska (77% contro 71%), Sud Dakota (52% contro 43%) e Tennessee (87% contro 76%), in altri Paesi la semina di mais è stata più scarsa: nel Michigan, ad esempio, è stato seminato il 20% di mais contro una media stagionale del 41%, e così pure è accaduto in Minnesota (31% contro 62%), Nord Dakota (3% contro 33%), Ohio (40% contro 46%), Pennsylvania (27% contro 41%) e Wisconsin (20% contro 41%).

 

Gli esperti spiegano che i molti Stati del nord (Wisconsin, Michigan, Minnesota, Nord Dakota) in ritardo con la semina dovranno cercare di recuperare il divario rispetto alle medie stagionali entro le prossime due settimane: dopodiché, con l’arrivo delle più fresche temperature autunnali, sarà troppo tardi per ottenere raccolti equiparabili alle rese degli anni passati.

 

Foto: Pixabay

m.c.