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Nuovo mais Ogm in territorio europeo: parola alla Commissione

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Diciannove favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti. La decisione verrà presa dalla Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’Unione Europea, ma i ministri dell’Unione sono già divisi sul fatto di consentire la coltivazione, sul suolo dell’UE, di un nuovo ceppo di mais geneticamente modificato in grado di resistere agli insetti. 

 

Tra gli Stati membri più importanti, la Francia si è opposta al nuovo mais gm, mentre la Gran Bretagna ne ha approvato la coltivazione argomentando che “il rischio per la Gran Bretagna è che diventi il museo dell’agricoltura mondo”. La Germania, invece, si è astenuta.

 

Ai pareri discordanti dei ministri europei si aggiunge l’opposizione degli ambientalisti, secondo cui il mais Pioneer 1507 rilascerebbe una tossina nociva per farfalle e falene. Il commissario europeo alla Salute Tonio Borg ha invece assicurato che diverse ricerche hanno messo in evidenza che dietro la coltura non si nascondono pericoli.

 

La coltura gm, conosciuta con il nome di Pioneer 1507, è stata sviluppata congiuntamente da DuPont e Dow Chemical: se la sua coltivazione in territorio europeo venisse approvata, potrebbe sancire la fine del monopolio della Monsanto nel mercato europeo delle colture Ogm.

 

Prima che la Commissione Europea prenda la decisione definitiva “ci sono varie consultazioni che devono essere effettuate – spiega Roger Waite, portavoce dell’Agricoltura della Commissione Europea – . Anche tenendo conto di tutti i pareri dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare”.

 

Foto: Pixabay

Miriam Cesta