I prezzi dei mangimi scendono, e i profitti per gli allevatori di suini aumentano. E’ quello che sta succedendo negli Usa quest’anno, in perfetta contrapposizione con quello che accadde l’anno scorso, quando la siccità del 2012 devastò le colture determinando un aumento dei prezzi del mangimi per il bestiame che costrinse i produttori di suini a inviare – con una certa fretta – gli animali al macello. Quest’anno, invece, le grandi rese che si attendono dai raccolti di mais hanno portato a una diminuzione dei prezzi dei mangimi, migliorando le prospettive dei profitti per gli allevatori di maiali. L’analisi della situazione è stata effettuata da Chris Hurt, economista agricolo della Purdue University (Usa).
“Quest’anno la prospettiva che riguarda gli allevamenti di maiali è quasi l’opposto di quella dell’anno scorso – spiega Hurt -. Il prezzo dei mangimi, in particolare del mais, sono scesi drasticamente. Gli allevatori di maiali incontrano quindi meno difficoltà nel costruire o nel mantenere un allevamento, e tendono a far crescere i suini il più possibile per ottenere profitti su ogni chilo”. Tra la metà di agosto e la fine di settembre i tassi di macellazione sono scesi di oltre il 5%: “I tassi di scarsa macellazione registrati nelle ultime settimane – conclude Hurt – potrebbero in parte essere dovuti proprio a un’aberrazione del numero di macellazioni effettuate lo scorso anno”.
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m.c.