“Sono cresciuto in azienda fin da bambino e ho imparato da mio padre Vincenzo quanto sia difficile fare l’imprenditore nel settore dei mangimi, ma anche quante soddisfazioni questo lavoro possa dare”. Molte cose sono cambiate da quando, 25 anni fa, Antonio Galtieri ha ricevuto il testimone dell’azienda che quest’anno festeggia i 40 anni di attività. Un anniversario non scontato, in un contesto radicalmente cambiato da quando l’attività paterna ha messo radici in un territorio, il Sud, che spesso toglie molto più di quanto offra. “E che tuttavia ti insegna ad amare il tuo lavoro e quello dei colleghi mangimisti, perché sai quanti sacrifici, quanto impegno e quante difficoltà debbano sopportare tutti per fare con passione il proprio lavoro”, spiega il giovane imprenditore a capo della Specialmangimi Galtieri, cresciuto velocemente alla ricerca di nuovi stimoli e nuove sfide. “Ce lo impone il rispetto per i clienti e per il territorio in cui operiamo”, afferma Galtieri.
Innovazione, investimenti, infrastrutture. Sono tre le parole d’ordine con le quali la Specialmangimi Galtieri Spa ha affrontato le tensioni del settore e del mercato, giocando d’anticipo. E i risultati dicono che la formula è giusta: 38 milioni di euro di fatturato nel 2012. “Nel 2007-2008 abbiamo fatto una rivoluzione contrassegnata da investimenti e acquisizioni di nuove aree che ci hanno permesso di raddoppiare la produzione e le vendite – spiega l’imprenditore -. Circa 11 milioni di euro spesi fino al 2012 grazie ai quali ci siamo dotati di una nuova linea di fioccatura dei cereali, abbiamo ampliato l’impianto di stoccaggio, realizzato nuovi impianti produttivi, dando vita a nuovi mercati”. Innovazione e tecnologia hanno permesso di conquistare spazi diventando una delle realtà più importanti del Centro-Sud in tutti i settori dell’alimentazione animale: dallo zootecnico per allevamenti di animali da reddito e rurali all’alimentazione per cavalli impegnati in attività sportive. A questo core business, negli ultimi anni si è aggiunto un lavoro di affiancamento commerciale per gli allevatori con l’attività di soccida, la società Avigal, per lo svezzamento di pollastre di uova da consumo.
“Da quando mio padre ha fondato l’azienda sono cambiate molte cose: è cambiato il modo di lavorare, sono cambiate i sistemi produttivi. Senza l’innovazione, senza lo sforzo economico e imprenditoriale per restare al passo con la tecnologia si rischia di non dare futuro alle aziende, a chi vi lavora, alle loro famiglie, ai territori – afferma Antonio Galtieri -. Accettare con passione la sfida nel periodo di crisi ci ha permesso di crescere”. Lavorare al Sud può risultare davvero faticoso, con infrastrutture carenti. A meno che non si cambi questo gap in opportunità: “Nel 2012 siamo riusciti a trasferire il 32% dei trasporti per l’approvvigionamento delle materie prime su nave e rotaia – spiega Galtieri – e questo ha comportato meno tir sulla strada, meno Co2 e risparmi significativi per l’azienda”. Una soluzione ecologica che segue due direttrici: “Via mare dai mercati dell’Est europeo e via treno lungo la dorsale adriatica”. Sul fronte della distribuzione interna l’azienda Galtieri fornisce tutto il Centro-Sud, dal Lazio alla Sicilia, con commesse che arrivano anche dalla Grecia.
Lavoro e sicurezza – “La sicurezza del personale e l’adeguamento alle nuove normative sono due elementi fondamentali per garantire le migliori condizioni di lavoro”, afferma Antonio Galtieri. “Particolare attenzione è riservata alle norme igieniche – continua –, condizione necessaria per assicurare la massima garanzia di salubrità per i nostri alimenti, ma anche biglietto da visita essenziale di ogni azienda”. L’obiettivo resta sempre lo stesso: “Garantire qualità ed eccellenza, caratteristiche che contraddistinguono il Made in Italy nel mondo, anche se ciò comporta costi molto alti”, ammette Galtieri. “Sono fiducioso per il futuro del settore e del nostro mestiere, soprattutto se sapremo conservare rapporti di collaborazione sereni con fornitori e clienti”.
Lo scorso anno è stata introdotta con il decreto “Cresci Italia” una importante novità per la filiera agroalimentare che garantisce la trasparenza dei contratti e dei pagamenti. “Ho visto con grande favore l’attuazione dell’articolo 62, un risultato che sembrava irrealizzabile – spiega Galtieri –, ma che grazie ad un duro lavoro, anche dietro le quinte, è stato raggiunto dando respiro a tutto il settore agroalimentare”. Un problema rilevante in un momento di crisi del credito. “Stiamo recependo i primi segnali positivi, che riguardano tutti gli anelli della catena, portando a cascata i benefici su tutto il comparto”.
I prossimi quarant’anni dell’azienda? “Ho fiducia nel nostro lavoro e nei nostri mezzi, purché sappiamo rinnovarci sempre – afferma Galtieri – seguendo l’evoluzione della società. Si diffondono stili di vita meno salutari, diventiamo più sedentari, con un rischio sempre maggiore di obesità. Eppure siamo ancora dalla parte giusta – conclude l’imprenditore -, aiutando a dar vita a prodotti sani e di qualità, accessibili a tutte le ‘tasche’”.
Cosimo Colasanto