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Il decalogo dei consumatori: nel cibo antibiotici no, OGM sì con qualche riserva!

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La sicurezza e la qualità degli alimenti sono di fondamentale importanza per la salute ed il benessere della popolazione; la qualità del cibo dipende anche dalla qualità dei mangimi che alimentano gli animali. Alla fine del secolo scorso alcuni episodi, ed in particolare la comparsa della BSE e l’utilizzazione di mangimi “avvelenati” con la diossina, hanno profondamente scosso l’opinione pubblica. Le autorità hanno lanciato allora la politica alimentare “dai campi alla tavola”.

 

Al convegno del 6 novembre all’ANMVI di Cremona, oltre ai ricercatori, agli esperti di valutazione dei rischi, agli operatori del settore anche consumatori hanno detto la loro sulla tematica del come i mangimi condizionano la loro salute. Evitare l’uso massiccio del mangime per i trattamenti antibiotici, limitare i contaminanti chimici ed utilizzare solo additivi sicuri sono la principale richiesta del consumatore; la terapia delle malattie animali va separata dall’alimentazione zootecnica! Secondo, con l’utilizzo di alcune materie prime nella formulazione dei mangimi è possibile migliorare la qualità nutrizionale di carne, latte e uova, soprattutto per la parte lipidica ed anche per alcuni oligoelementi minerali; terzo, fare molta attenzione però ad evitare le concentrazioni eccessive di elementi come iodio e selenio, che potrebbero rappresentare un pericolo per i consumatori. Quarto, la qualità microbiologica dei mangimi che deve essere elevata per prevenire tossinfezioni alimentari. Ed ultimo, i dati scientifici attuali lasciano ritenere che, adottando le necessarie precauzioni, non sussistono pericoli particolari nè per OGM e neppure per farine animali.

 

Foto: Pixabay

Agostino Macrì