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Mangimi vitaminizzati: Istituto delle Vitamine da pionere a leader di mercato

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Produce vitamine per «rinforzare» i mangimi, per offrire una nutrizione più completa agli animali, da più di 50 anni. Con un’attenzione particolare alla ricerca che, dagli anni ’80, ha favorito lo sviluppo di prodotti vitaminizzati anche in campo alimentare e dietetico, e che nel tempo ha reso l’azienda leader nella commercializzazione di ingredienti nutrizionali destinati all’industria zootecnica, alimentare, farmaceutica e cosmetica. Il segreto? Tenersi da conto il personale: «Sempre preparate, impegnate e motivate nel portare avanti le attività aziendali, le persone sono la punta di diamante dell’azienda». A raccontare la storia dell’Istituto delle Vitamine Spa, nato più di 50 anni fa come iniziativa imprenditoriale privata a Seregno con il primo stabilimento produttivo a Milano in via Taramelli, è Marco Bruni, amministratore delegato dell’Istituto delle Vitamine Spa/DSM Nutritional Products Italia.

 

Pionieri nelle vitamine – Nel 1960 l’Istituto conosce un primo grande ampliamento, entrando a far parte della Divisione Vitamine e Chimica Fine del gruppo Hoffmann-La Roche. Nel 1965 la sede viene quindi trasferita a Segrate, dove viene costruito il primo impianto produttivo destinato esclusivamente alle premiscele vitaminiche zootecniche: la vitaminizzazione dei mangimi destinati agli animali era a quei tempi una vera innovazione: «In quegli anni – racconta Bruni – le vitamine sono destinate quasi esclusivamente all’industria farmaceutica e Hoffmann-La Roche mette a punto una nuova strategia di sviluppo orientata alla supplementazione vitaminica di prodotti diversi da quelli farmaceutici. L’idea è rivoluzionaria e pioneristica: le vitamine, infatti, a quei tempi erano considerate dei farmaci, che mal si adattavano a un alimento o a un mangime».


La crescita a doppia cifra – Negli anni ’70-’80 l’azienda cresce, dedicandosi al mondo zootecnico e degli allevatori: non solo l’industria mangimistica, ma anche l’allevamento viene assistito in forma diretta. Sono gli anni della crescita a doppia cifra, con forte boom della produzione, del fatturato, del personale e degli edifici. Negli anni ’80 un altro cambiamento: inizia lo sviluppo dei prodotti vitaminizzati anche in campo alimentare e dietetico, e nel 1995 viene messo in funzione l’attuale terzo impianto produttivo.

Due tappe importanti – Nell’ottobre 2003 l’Istituto delle Vitamine Spa entra a far parte del gruppo olandese DSM, nella Divisione DSM Nutritional Products, e nel luglio 2012 annuncia l’acquisizione di Cilpaz s.r.l., azienda altamente specializzata nella produzione di premiscele e mangimi complementari per la nutrizione animale.

 

Mangimi, salute e nutrizione – Oggi l’Istituto delle Vitamine Spa è leader di mercato nella commercializzazione di vitamine e di altri ingredienti nutrizionali destinati all’industria zootecnica, alimentare, farmaceutica e cosmetica. Quarantotto sono i siti produttivi DSM dislocati in tutto il mondo dedicati alla preparazione di premiscele, mentre 10 sono dedicati alla produzione di materie prime. A Segrate, sede commerciale e produttiva dell’Istituto delle Vitamine Spa, è ubicato un impianto destinato esclusivamente alla lavorazione di premiscele a uso zootecnico, oltre alle sedi commerciali di DSM Italia Srl, DSM Food Specialties Italy Spa e Euroresins Italia Srl, tre “sorelle” che gestiscono, rispettivamente, prodotti nell’ambito ‘Salute’, ‘Nutrizione’ e ‘Materiali’. 


Qualche cifra – Il 2011 è stato un anno importante e positivo per DSM nonostante le sfide dell’economia globale, i movimenti finanziari avversi e i costi elevati delle materie prime: le vendite nette sono state pari a 9.048 milioni di euro, e i dipendenti sono più di 22.000.  

 

Sostenibilità e innovazione sono i fattori chiave di crescita – La sostenibilità è il valore guida aziendale, basato sulle 3P: persone, pianeta, profitto: «La nostra azienda – racconta Bruni – ambiziosa, leader sul mercato e con un ampio e articolato portfolio prodotti, molto attenta alla qualità, alla sicurezza e alla tracciabilità dei propri prodotti, è fortemente concentrata sull’innovazione sia di prodotto che di processo. Costruisce rapporti di partnership con i propri clienti con grande attenzione sia alla loro gestione economica che ai progetti di sviluppo, sempre nel rispetto dei valori etici che caratterizzano la gestione delle attività».


Cosa riserva il futuro – Uno dei principali progetti è la creazione di nuovi enzimi sostenibili specificatamente per uso zootecnico. Oggi come allora, dopo più di 50 anni, la filosofia e la mission aziendali sono orientate all’innovazione, all’anticipazione dei trend, all’assistenza continua e alla soddisfazione dei clienti, alla certificazione della qualità, alla sicurezza dei propri prodotti e al rispetto dell’ambiente: «Da più di 50 anni ‘vitaminizziamo’ la vita. La recente acquisizione di Cilpaz – conclude Bruni – è sicuramente una sfida importante che porterà considerevole valore aggiunto all’offerta di DSM sul mercato italiano. È pienamente in linea con la nostra strategia focalizzata sulla crescita. Rafforzeremo la nostra leadership di mercato ampliando il nostro portfolio prodotti, offrendo sia premiscele che mangimi complementari, la gamma dei servizi offerti, come la lavorazione conto terzi, e il numero di clienti e partner serviti».

Miriam Cesta