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Indice Fao prezzi alimentari +6%Primo rialzo dopo 3 mesi

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I prezzi internazionali del riso sono invece rimasti per lo più invariati, con l’Indice FAO stabile a 238 punti, vale a dire solo un punto in rialzo rispetto al mese di giugno. 
Il mese di luglio ha anche registrato un incremento abbastanza marcato dell’Indice FAO del prezzo dello zucchero, che è schizzato del 12 per cento, vale a dire 34 punti rispetto a giugno, raggiungendo il nuovo livello di 324 punti. Il rialzo, che ha posto fine ad un trend al ribasso ininterrotto da marzo, è stato innescato da piogge premature in Brasile, il più grande esportatore mondiale di zucchero, che hanno parzialmente compromesso il raccolto di canna da zucchero.  Hanno contribuito anche le preoccupazioni riguardo il ritardo del monsone di India e le scarse piogge in Australia. 
Calano i prezzi della carne 
L’Indice FAO del prezzo della carne ha invece registrato nel mese di luglio una media di 168 punti, un ribasso dell’1,7%, 3 punti rispetto a giugno, un calo per il terzo mese consecutivo.  Una debolezza dei mercati ha caratterizzato i quattro settori principali della produzione di carne, in particolare la produzione suina, che ha registrato un calo del 3,6%. 
I prezzi dei prodotti latteo-caseari dopo 5 mesi consecutivi di ribassi, sono invece rimasti invariati rispetto al mese di giugno, registrando una media di 173 pun

Dopo tre mesi in ribasso l’Indice FAO dei prezzi alimentari nel mese di luglio è salito del 6%. Lo comunica la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura che provvede a monitorare periodicamente l’andamento globale dei prezzi dei prodotti alimentari. L’Indice, che misura il cambiamento mensile dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti alimentari di base, ha registrato una media di 213 punti, un aumento di 12 punti rispetto a giungo scorso, ma pur sempre al di sotto del picco di 238 punti raggiunto nel febbraio 2011. 

 

Il brusco balzo in avanti è stato per lo più dovuto al rialzo dei prezzi delle granaglie e dello zucchero, mentre i prezzi della carne e dei prodotti latteo-caseari non hanno subito forti variazioni. Nel mese di luglio l’Indice Fao dei prezzi cerealicoli ha registrato 260 punti, un aumento di 38 punti , vale a dire del 17%  rispetto a giugno scorso, 14 punti meno al picco storico di 274 punti raggiunto  nell’aprile 2008. 

 

I danni della siccità 

Nel mese di luglio le deteriorate prospettive della produzione di mais negli Stati Uniti, causate dai danni della prolungata siccità, hanno spinto al rialzo i prezzi del mais di quasi il 23%. Anche le quotazioni internazionali del grano sono salite del 19% e sono peggiorate le prospettive nella Federazione Russa, con le aspettative di una domanda stabile di grano sostenute dalla ristrettezza dell’offerta di mais. I prezzi internazionali del riso sono invece rimasti per lo più invariati, con l’Indice FAO stabile a 238 punti, vale a dire solo un punto in rialzo rispetto al mese di giugno. 

Calano i prezzi della carne 
L’Indice FAO del prezzo della carne ha invece registrato nel mese di luglio una media di 168 punti, un ribasso dell’1,7%, 3 punti rispetto a giugno, un calo per il terzo mese consecutivo.  Una debolezza dei mercati ha caratterizzato i quattro settori principali della produzione di carne, in particolare la produzione suina, che ha registrato un calo del 3,6%. I prezzi dei prodotti latteo-caseari dopo 5 mesi consecutivi di ribassi, sono invece rimasti invariati rispetto al mese di giugno, registrando una media di 173 punti.

 

 Foto: Pixabay

red.