Un monumento a Roma sancirà la completa eradicazione della peste bovina, la seconda malattia infettiva al mondo a forte mortalità dopo il vaiolo e la prima nel settore sanitario veterinario, che per secoli ha causato danni inestimabili al patrimonio zootecnico con conseguenze non solo economiche, ma anche sociali fino a provocare carestie.In occasione del 60° anniversario della presenza della FAO a Roma, il ministro della Salute prof. Ferruccio Fazio, il Vice Sindaco della Capitale Sveva Belviso, il Direttore generale dell’OIE (Office International des Epizooties o Organizzazione mondiale della sanità animale) Bernard Vallat e quello della FAO Jacques Diouf, alle 12:30 di martedì 18 ottobre inaugureranno il monumento eretto dinnanzi alla sede del Ministero della Salute (via Ribotta, 5) per ricordare perennemente all’umanità questo storico traguardo raggiunto dalla veterinaria e dalla farmacologia mondiale grazie ad un enorme sforzo che ha coinvolto Governi e organizzazioni di Africa, Asia e Europa per debellare una malattia così rilevante e nociva per il mondo.La scultura è opera di Alessandro Romano (1946), artista capitolino di fama internazionale le cui opere sono esposte anche al Quirinale e in Vaticano.«È una vittoria anche italiana, che parte da molto lontano», ha detto il ministro prof. Ferruccio Fazio ricordando che «dopo l’epidemia di peste bovina del 1711 il prof. Giovanni Maria Lancisi (Roma 1654/1720), archiatra di Papa Clemente XI e ottimo conoscitore di anatomia ed epidemiologia, diede un determinante contributo alla veterinaria studiando la malattia, redigendo il tomo ‘De bovilla peste’, in cui descriveva la caratteristiche di questa piaga mortale, e delineando le misure preventive e i controlli. Insomma, mettendo una pietra miliare ad un lungo processo che ha portato fino ai giorni nostri al completo eradicamento del morbo».
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red.