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On. Francesca Martini: “Dal Codex Assalzoo un contributo determinante per la consapevolezza sulla sicurezza alimentare”

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Buongiorno a tutti, credo che il mio saluto iniziale e ringraziamento debba andare al dottor Silvio Ferrari, che, appunto, è il presidente di Assalzoo, per l’invito e per la collaborazione costante che c’è anche attraverso i miei uffici, c’è qui il dott. Marbelli, la dott.ssa Ferri, ovviamente il comandante direttore generale dei Nas dott. Piccino, un ringraziamento poi va anche a Giordano Veronesi, veronese come me, non di nome ma anche di fatto, che è presidente onorario, appunto, di Assalzoo.

Devo dirvi che oggi, parlare di sicurezza alimentare significa parlare di uno dei temi che stanno più a cuore ai cittadini, quindi anche la politica credo che sia “doverosamente sensibile” a questioni che attengono uno dei comparti economici fondamentali del nostro Paese dove l’agroalimentare, senza dubbio alcuno, rappresenta una bandiera di qualità, di sicurezza e di capacità di risposta ai bisogni reali dei cittadini e soprattutto delle aziende del comparto, ma è anche l’occasione per sottolineare un ruolo del Ministero che, devo dire, considero nel quadro generale dell’attività del Ministero, molto puntuale, preciso e attento, e con stretti punti di contatto a quella che è, concretamente, l’attività reale e concreta degli imprenditori. Oggi possiamo dire che nel nostro Paese la disponibilità di alimenti sicuri dal punto di vista igienico-sanitario è un dato di fatto. Questo è soltanto, però, il prodotto di un lavoro molto molto antico, che è stato assolutamente costante, e che ci vede quotidianamente impegnati a valutare tutti quelli che sono i fattori di rischio. I fattori di rischio sono presenti oggi in questo comparto di attività, legati a problemi che ci possono essere nei processi produttivi, legati a questioni che riguardano la globalizzazione dei mercati, e questioni che riguardano, anche, la necessità assoluta di competitività. Per questo devo dire che il Ministero della Salute lavora su un doppio binario: da una parte, diciamo, gli aspetti regolamentari, e gli aspetti ispettivi, in collaborazione con le forze dell’ordine, e in particolare con i carabinieri della salute, quindi i carabinieri dei Nas, dall’altra posso affermare e credo che nessuno mi possa confutare, con un dialogo concreto con le aziende per verificare quali possono essere le necessità sui cui il Ministero deve attivare dei percorsi che possono permettere alle aziende di lavorare con eccellenza e soprattutto con competitività, che è un concetto che mi sta molto molto a cuore.

Nel 2010 abbiamo portato avanti circa 13 mila campioni ufficiali di mangimi in valutazione, e abbiamo fatto circa 30 mila ispezioni presso gli operatori del settore, in collaborazione con, ovviamente, le regioni.

Non bisogna trascurare che moltissimi sono i fattori che influiscono sulla sicurezza degli alimenti, ma è altrettanto evidente quanto sia strategico il ruolo del settore che l’agricoltura e dell’allevamento esercita per la produzione di alimenti in senso lato, sia per quanto riguarda le caratteristiche di salubrità, sia per quanto attiene alla sicurezza, in senso stretto, degli alimenti che sono destinati all’uomo. In questo contesto, va sottolineato l’utilizzo sicuro dei fitofarmaci e degli alimenti destinati agli animali, poiché da come vi è una configurazione di corretto utilizzo del fitofarmaco, e per le condizioni di benessere e di alimentazione degli animali, senza dubbio alcuno si determina non soltanto la qualità ma anche la sicurezza degli alimenti destinati all’uomo.

Non dimentichiamo che abbiamo avuto anche delle problematiche massicce legate a contaminazioni che si sono sviluppate all’interno dell’Unione Europea, e vorrei ricordare la famosa contaminazione con diossine di mangimi in Germania, che ancora una volta di più ci ha dimostrato, ci ha fatto toccare con mano la nuda verità: il concetto “dai campi alla tavola” è un concetto fondamentale su cui ancora giochiamo un ruolo pesante, e su cui raccogliere la sfida rappresenta quotidianamente un terreno di prova. Per questo devo anche dirvi che uno dei temi che ci stanno più a cuore è l’identificazione delle responsabilità e la possibilità di portare avanti un “sistema Paese” competitivo e capace di giocare un ruolo a livello internazionale. Per questo il sistema di allerta rapido europeo, che ci permette di ricercare, identificare, tracciare tutte le partite di prodotti finiti o di mangimi o di fitofarmaci che possono essere distribuiti in Europa, fa sì che oggi il sistema di allerta rapido europeo possa affermare in maniera chiara che il sistema italiano della sicurezza degli alimenti è, sullo scenario europeo, uno dei sistemi assolutamente più avanzati e di eccellenza in Europa.

Nel panorama odierno, in cui la responsabilità primaria, appunto, della sicurezza dei mangimi è attribuita dai regolamenti comunitari agli operatori di settore, il sistema di controlli ufficiali sui mangimi in atto, appunto, da parte del Ministero della Salute, si avvale, fortunatamente, della preziosissima attività delle associazioni di categoria. Abbiamo i regolamenti della Comunità Europea che sono stati approvati negli anni 2004-2005, che destinano i controlli ufficiali per la verifica di conformità alla normativa, appunto, “mangimi ed alimenti” e “l’igiene dei mangimi”, che hanno conferito, oltretutto in modo diretto a tutti gli operatori della filiera mangimistica la responsabilità di assicurare che i mangimi immessi sul mercato soddisfino, appunto, i requisiti di igiene e di sanità.

In questo contesto mi preme sottolineare il ruolo di Assalzoo, attraverso il Codex posso affermare che ha contribuito in maniera determinante all’acquisizione di una consapevolezza che è ormai una consapevolezza diffusa del rispetto delle norme igieniche da parte degli operatori, diffondendo anche buone prassi sulla corretta applicazione della normativa sul territorio nazionale.

La collaborazione e l’informazione di tutti gli attori coinvolti rappresentano un punto di forza del mercato italiano nella filiera alimentare mangimistica, e risultano pertanto dei capisaldi irrinunciabili per tutelare la qualità intrinseca delle nostre produzioni e difendere, ancora una volta, la loro competitività nel mercato internazionale.

In questo contesto mi preme ancora una volta rinnovare il mio impegno e la mia collaborazione affinché in un mercato che oggi è globalizzato il nostro Paese possa contare su di un sistema efficace, efficiente in termini di gestione del rischio, consentendoci da una parte di sviluppare le importazioni, e dall’altra di perseguire quello che è il mandato primario del Ministero della Salute, cioè quello di tutelare la salute dei cittadini, affrontando parimenti in maniera adeguata, la sfida che ci impone il settore della sicurezza alimentare, ma la sfida che ci impone anche la capacità di mantenere in uno scenario mondiale quella che è la competitività di un settore strategico del nostro Paese.

Quindi ancora una volta, nel ringraziarvi per la collaborazione che finora è stata attuata, confido che possa procedere parimenti anche nel futuro e confermo la qualità del lavoro che il Ministero della Salute svolge a servizio del vostro segmento produttivo.

 

Maggio – Giugno 2011.

red.