di Clara Fossato, portavoce di Cibo per la Mente*
L’accesso alle Tecniche di Evoluzione Assistita-TEA non è un’opzione, ma una necessità impellente per l’agricoltura italiana, un concetto che la filiera agroalimentare ha ribadito con forza durante Fieragricola TECH a Verona. In questa occasione è stato presentato il “Manifesto per la Promozione delle TEA per il sostegno al Made in Italy” promosso da Assosementi e sottoscritto da Coldiretti, Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Copagri, Confcooperative Fedagripesca, Legacoop Agroalimentare e Federchimica Assobiotec, oltre a Cibo per la Mente.
Per tradurre il potenziale delle TEA in benefici reali il Manifesto richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni. Tra le misure proposte l’istituzione di un Comitato interministeriale che coinvolga il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, essenziale per garantire l’approvazione in tempi rapidi del regolamento europeo. A questo si aggiunge la necessità di un Tavolo permanente sulle TEA che veda la partecipazione di tutti gli attori della filiera, dalle associazioni agricole ai ricercatori, con l’obiettivo di definire strategie comuni per affrontare le sfide del settore e superare le barriere che ancora esistono.
Un altro punto chiave del Manifesto è la richiesta di una campagna istituzionale di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle TEA. Il dibattito sulle biotecnologie agricole è stato spesso ostacolato da pregiudizi e timori infondati, alimentati da una scarsa conoscenza scientifica sul tema. Eppure, la ricerca ha dimostrato che queste tecniche non solo sono sicure, ma possono anche contribuire a rendere l’agricoltura più sostenibile. Informare in modo chiaro e trasparente sui vantaggi delle TEA è quindi fondamentale per favorirne l’accettazione e il pieno utilizzo nel nostro Paese.
Il Manifesto, parallelamente, sollecita la creazione di una rete di centri di ricerca pubblici e privati per coordinare i progressi sul tema, oltre all’istituzione di un Fondo specifico per finanziare studi e sperimentazioni in campo aperto. Questo aspetto è cruciale per consentire all’Italia di essere competitiva in un ambito di ricerca destinato a diventare centrale per soddisfare le esigenze del comparto e quelle dei consumatori. La proroga della sperimentazione in campo fino al 31 dicembre 2025 rappresenta un primo passo importante, ma occorre consolidare questa apertura con interventi strutturali e a lungo termine.
La priorità deve essere il raggiungimento del Regolamento UE, e il fronte comune che politica, agricoltura e scienza hanno saputo creare intorno alle TEA deve essere il motore per arrivare al più presto a questo traguardo. L’approvazione delle norme per regolamentare l’accesso delle TEA è una priorità per l’agricoltura italiana ed europea e come tale chiediamo che sia trattato a Bruxelles. Per questo, la firma del Manifesto proposto da Assosementi, risultato dell’unità di intenti di tutti gli attori della filiera agroalimentare, deve dare la spinta per raggiungere un obiettivo che il nostro settore aspetta da tempo.
L’innovazione è uno strumento imprescindibile per affrontare le sfide globali di oggi e costruire sistemi alimentari resilienti e sostenibili. Con le TEA possiamo accelerare la transizione verso un’agricoltura più efficiente, capace di rispondere alle esigenze di produttività e sostenibilità ambientale. È essenziale continuare a lavorare insieme in un’ottica di filiera e con il supporto delle istituzioni, anche per permettere a queste tecnologie di uscire dai laboratori e approdare ai campi sperimentali.
Parallelamente è necessario poi rafforzare il gioco di squadra per accrescere nei consumatori la consapevolezza sul ruolo decisivo che questi strumenti possono giocare a favore del Made in Italy, sia nella produzione di cibo per i cittadini sia nel garantire il giusto reddito agli agricoltori. Invertire la rotta di una cultura antiscientifica che ha animato il dibattito negli ultimi anni sulla filiera agroalimentare e sul miglioramento genetico in agricoltura è un passaggio fondamentale.
La conclusione può essere efficacemente riassunta con le parole usate da Mario Pezzotti, Professore di Genetica Vegetale all’Università di Verona, durante l’evento di Verona: “Le piante TEA non sono OGM e non sono né un miraggio né un incubo, sono il frutto della conoscenza moderna della struttura e funzione dei geni e dei genomi vegetali. La funzione e il ruolo dei geni nella pianta si possono studiare in laboratorio e negli ambienti confinati, mentre una vera valutazione fenotipica, cioè lo studio dell’interazione della pianta TEA con l’ambiente si deve fare in pieno campo. A breve speriamo che la legge europea venga aggiornata e possa accompagnare meglio l’innovazione tecnologica. Ricerca e innovazione tecnologica sono la chiave di volta dell’agricoltura moderna: rispettosa della biodiversità, sostenibile ambientalmente ed economicamente, perfettamente integrata e rispettosa dei valori sociali e storici dei territori che la praticano.”
*iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di investire in tecnologia e ricerca nel campo dell’agricoltura e dell’industria alimentare, per garantire attraverso la promozione dell’innovazione e della sostenibilità l’approvvigionamento alimentare, la creazione di posti di lavoro, la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza alimentare.