I principali operatori del settore della mangimistica e dell’allevamento europei hanno accolto con ottimismo l’accordo politico provvisorio concluso tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE sulla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, con i grassi animali di categoria 3 che dovrebbero restare esclusi dalle nuove direttive europee sui biocarburanti.
Lo si apprende da una nota di FEFAC, la Federazione europea dei produttori di mangimi.
Il timore, già manifestato più volte dall’Associazione europea di produttori di acidi grassi (APAG), dalla Federazione europea del pet food (FEDIAF) e dalla Federazione dei produttori europei di mangimi (FEFAC), era che l’inserimento dei grassi animali di categoria 3 tra quei biocarburanti da eliminare entro il 2030 avrebbe causato serie difficoltà di funzionamento delle industrie di riferimento di queste associazioni. “Chiediamo ai legislatori di sostenere le nostre industrie proteggendo l’accesso continuo alle materie prime” si legge in un comunicato stampa di FEFAC, che definisce “ingredienti chiave” i grassi animali di categoria 3.
