Il mercato globale per il mercato degli acidificanti è stimato in circa 2 miliardi di dollari nel 2013 e potrebbe raggiungere i 2,6 miliardi entro il 2018, in crescita del 5,2%. Incremento che potrebbe spingere i principali operatori del settore a nuove acquisizioni per penetrare nei mercati non ancora pienamente sfruttati.
Il rapporto dedicato agli acidificanti utilizzati per acidificare la dieta degli animali, migliorare la digeribilità del mangime e impedire la proliferazione di forme batteriche tiene in considerazione tutti i dati relativi al mercato globale di questi additivi. Si tratta di integratori utilizzati per vari scopi, tra i quali migliorare la salute dell’intestino, conservare l’adeguato livello di microflora nell’intestino e aumentare il tasso di crescita degli animali. Tra di essi acido propionico, acido fumarico, acido lattico e acido formico, che vengono aggiunti al mangime in quantità variabili, a seconda del tipo di animale e della tipologia di allevamento.
Il divieto di utilizzo di antibiotici come promotori della crescita degli animali, deciso in alcune regioni, sta facendo aumentare il ricorso agli acidificanti nel trattamento delle malattie degli animali. Il rapporto cita anche i limiti allo sviluppo del settore, come la comparsa di prodotti sostitutivi: peptidi metabolici, potenziatori della microflora e prodotti fitoterapici. Il settore ha, tuttavia, ancora delle potenzialità da far emergere, come tecniche di produzione innovative per fabbricare i prodotti ad un costo inferiore, aumentando la capacità produttiva.
Foto: Pixabay
red.
