I risultati di due sondaggi presentati al 9º convegno annuale dell’Unione Europea sugli strumenti finanziati dall’EAFRD (il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) mettono in luce un’insoddisfacente domanda di finanziamenti da parte degli agricoltori, che nel 2022 ha raggiunto i 62 miliardi di euro. Questo vuoto finanziario sta colpendo soprattutto le piccole aziende agricole e i giovani agricoltori.
Secondo il Commissario UE Wojciechowski, il cui intervento è stato ripreso in questo articolo del Dipartimento europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo agricolo, i requisiti imposti dalle banche europee ai produttori agricoli sono rigidi e onerosi, rendendo difficile la concorrenza con le aziende di altri settori dell’economia. Questo impone una maggiore apertura del mercato finanziario al finanziamento dei produttori agricoli e la necessità che gli Stati membri si concentrino sull’uso degli strumenti finanziari nei loro Piani Strategici della PAC, la Politica Agricola Comune.
Il settore agricolo europeo richiede un investimento notevole per essere più resiliente alle sfide ambientali. I risultati dei sondaggi indicano che dal 2017 mentre il divario di finanziamento per le aziende agroalimentari è diminuito di 6,3 miliardi di euro, il fabbisogno finanziario insoddisfatto degli agricoltori è quasi raddoppiato. Si è passati da 33 miliardi di euro a 62 miliardi di euro.
La causa principale di questo vuoto finanziario è il rifiuto delle banche di finanziare il settore agricolo. Le richieste di prestito medie degli agricoltori sono aumentate, e il 58% di questo divario è costituito da prestiti superiori a sette anni, difficili da ottenere.
L’agricoltura svolge un ruolo cruciale nella transizione ecologica del settore, ma nel 2022 non sono stati finanziati investimenti per un valore di 18,9 miliardi di euro. Questi investimenti avrebbero potuto promuovere la produzione biologica, l’uso di soluzioni digitali e macchinari avanzati per ottimizzare l’uso dei fertilizzanti e migliorare la protezione contro siccità e alluvioni.
La situazione è particolarmente difficile per le piccole aziende agricole e i giovani agricoltori, che affrontano restrizioni più gravi in politica bancaria. Tra i giovani agricoltori oltre il 50% delle richieste di finanziamento è stato respinto, rispetto al 32% degli agricoltori più anziani. E quasi il 30% dei giovani agricoltori respinti è stato considerato dalle banche “ad alto rischio”.
Alla luce di queste sfide, tra il 2023 e il 2027 saranno destinati 8,5 miliardi di euro di finanziamenti della PAC per sostenere la creazione di nuove aziende agricole nell’UE. L’UE e i suoi Stati membri si stanno impegnando a cercare soluzioni per affrontare questa lacuna finanziaria nel settore agricolo e garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei.