L’agricoltura ha ricevuto solo il 26% dei flussi finanziari globali per il clima. A denunciare la carenza di risorse è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) durante il Forum globale per l’alimentazione e l’agricoltura di Berlino. La Fao ha inoltre ribadito la necessità di aumentare gli investimenti per trasformare i sistemi agroalimentari mondiali in modo che diventino più resilienti, efficienti, sostenibili e inclusivi.
“Questo evento arriva in un momento critico, poiché l’attuale crisi alimentare è tutt’altro che finita”, ha dichiarato il vicedirettore generale Fao, Maria Helena Semedo. “Ciò è particolarmente preoccupante poiché i Paesi e le comunità più vulnerabili del mondo lottano con l’aumento della fame di fronte alle sfide del clima e della biodiversità “.
Più finanziamenti per il settore agricolo
Semedo è stata la relatrice principale di un evento organizzato dalla Fao intitolato ‘Finanziare la trasformazione sostenibile nei sistemi agroalimentari: lacune e opportunità’. La numero due della Fao ha sottolineato il ruolo dell’organizzazione nel lanciare iniziative globali per esaminare questi problemi e ha sottolineato la necessità di finanziamenti per il clima per trasformare i sistemi agroalimentari entro il 2030. Alla Cop27 dello scorso anno la Fao ha lanciato insieme al governo egiziano l’iniziativa Food and Agriculture for Sustainable Transformation (Fast) per la trasformazione sostenibile di alimentazione e agricoltura. L’appuntamento aveva l’obiettivo di spingere verso una migliore qualità e quantità dei contributi finanziari per il clima ai settori agricoli.
“Mentre i flussi complessivi di finanziamenti per il clima sono aumentati nell’ultimo decennio, la quota destinata all’agricoltura è in costante diminuzione”, ha ricordato Semedo. Il settore agricolo ha ricevuto finanziamenti per 122 miliardi di dollari tra il 2000 e il 2018, che rappresentano il 26% dei flussi finanziari globali per il clima verso tutti i settori.
Da Berlino Wolfgang Zornbach del Ministero federale tedesco per l’alimentazione e l’agricoltura ha annunciato che il suo governo contribuirà con 3 milioni di dollari all’iniziativa Fast. I finanziamenti saranno di 1 milione di dollari all’anno per tre anni per garantire un approccio più coerente con le iniziative relative al cambiamento climatico.
Il focus sulla mitigazione del cambiamento climatico
Tra gli esperti presenti al panel della Fao c’erano Iride Ceccacci, direttore associato, responsabile della consulenza – agroalimentare presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers); Martina Fleckenstein, del Wwf International; e Ritsuko Yoneda, direttore del Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca del Giappone.
Durante l’incontro la discussione si è concentrata sulle modalità di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico per garantire al contempo la sicurezza alimentare e la nutrizione, con particolare attenzione ai tre pilastri del Fast:
1) accesso ai finanziamenti per il clima, alla conoscenza e alle capacità;
2) sostegno politico;
3) dialogo.
Iride Ceccaci ha sottolineato l’importanza delle partnership nella realizzazione degli obiettivi Fast e della collaborazione della Bers con la Fao. A questo proposito, Martina Fleckenstein ha rimarcato che l’iniziativa fornisce un ombrello e offre diverse opportunità per affrontare l’impatto del cambiamento climatico. Semedo concludendo ha ribadito come le risposte del sistema agroalimentare resilienti ai cambiamenti climatici siano fondamentali per raggiungere l’Accordo di Parigi e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile: “Siamo di fronte a una sfida che richiede un approccio su due fronti – ha ricordato – affrontare l’impatto del cambiamento climatico sui sistemi agroalimentari, riducendo al contempo l’impronta di carbonio dei sistemi agroalimentari”.
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