Anche nel mese di ottobre le esportazioni dei prodotti agroalimentari europei hanno mantenuto un valore elevato, pari a 12,3 miliardi di euro. Lo evidenzia un rapporto elaborato dalla Commissione Europea e riportato dalla rivista World Grain, secondo cui le performance del settore sarebbero rimaste positive nonostante il calo delle vendite del grano, le cui perdite si aggirano tra i 75 e i 216 milioni di euro.
Export – Secondo il rapporto, tra ottobre 2016 e ottobre 2017 le esportazioni dei prodotti agroalimentari europei hanno raggiunto un valore di 137,4 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono invece diminuite quelle del grano e di altri cereali, che hanno riportato un calo su base annua pari rispettivamente a 1,8 miliardi di euro e a 400 milioni di euro. I principali mercati di sbocco dei prodotti agroalimentari europei sono stati la Russia, gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone e la Corea. Sono invece rimaste basse le vendite nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, in particolare in Arabia Saudita, Egitto, Algeria e Marocco. Inoltre, negli ultimi 12 mesi l’export verso il Vietnam, la Libia e gli Emirati Arabi Uniti è diminuito.
Import – Per quanto riguarda le importazioni, lo scorso ottobre gli acquisti dei prodotti agroalimentari hanno raggiunto un valore di 9,6 miliardi di euro. In particolare, rispetto al mese di ottobre 2016, le importazioni dei semi oleosi e dei cereali (diversi dal grano e dal riso) hanno registrato un aumento significativo, pari a 127 milioni di euro. L’Europa ha acquistato prodotti agroalimentari principalmente dal Brasile, dagli Stati Uniti e dall’Argentina, ma anche da Ucraina, Cina, Indonesia, Svizzera e Turchia.
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