Nel 2013 le esportazioni statunitensi di carne di maiale hanno superato per il terzo anno consecutivo i 6 miliardi di dollari: è quanto emerge da un rapporto dell’US Meat Export Federation (USMEF) secondo cui il consumo di carne in tutto il mondo sta continuando e continuerà a crescere, e la carne di maiale non fa eccezione. Lo scorso anno è aumentato anche il valore delle esportazioni statunitensi di carni bovine, superando i 6 miliardi di dollari. La crescita economica continua a creare un aumento di consumo di carne e pollame in tutto il mondo. Come spiega spiega Scott Singlestad della USMEF, coltivatore di soia nonché allevatore di maiali nella sua fattoria a Waseca, in Minnesota, “una volta che un in un Paese si comincia a mangiare meglio aumenta la richiesta di proteine nella dieta. E non c’è modo migliore per farlo se non mangiando più carne”.
Per nutrire il bestiame e il pollame, spiega Singlestad, il “gold standard” è la farina di soia, altamente proteica. Negli Usa gli allevamenti di animali consumano il 97% della farina di soia prodotta: “La farina di soia è una grande fonte di proteine – conclude Singlestad -. Nutrire gli animali con questo prodotto non è quindi solo vantaggioso per i produttori di soia e per il bestiame, ma anche per i potenziali acquirenti internazionali”.
m.c.
