La cura della salute animale negli allevamenti riveste un’importanza cruciale: gli allevatori sono tenuti sia moralmente che legalmente a garantire il benessere degli animali e ad assicurare loro trattamenti adeguati, che talvolta comprendono l’uso di antibiotici per combattere le infezioni batteriche. In Europa, gli antibiotici sono farmaci soggetti a prescrizione, disponibili solo dietro diagnosi del veterinario e con regolare prescrizione veterinaria. L’uso di tali farmaci è disciplinato da rigide norme che ne regolamentano l’impiego nel trattamento degli animali malati, che va condotto sempre sotto il consiglio esperto del veterinario curante.
L’uso di antibiotici come promotori di crescita è stato vietato in Europa nel 2006, con l’introduzione del Regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2003. Tuttavia, la consapevolezza pubblica di questo divieto resta limitata, come evidenziato dall’ultimo barometro europeo, che mostra che solo circa due quinti dei cittadini dell’UE (42%) ne sono a conoscenza. Dalla sua introduzione, altri continenti hanno seguito l’esempio europeo, sottolineando il ruolo guida dell’UE nella lotta alla resistenza agli antibiotici.
Secondo la legislazione dell’Unione Europea, il veterinario può prescrivere antibiotici per controllare malattie in un gruppo di animali in caso di infezione, o per prevenire infezioni in singoli animali o gruppi ristretti, ad esempio dopo interventi chirurgici. Tuttavia, è importante sottolineare che gli antibiotici non devono essere utilizzati routine, né per compensare carenze igieniche o una gestione inadeguata dell’allevamento.
Come ricorda European Livestock Voice, in Europa gli allevatori aderiscono ai principi di utilizzo responsabile stabiliti dalla Piattaforma Europea per l’Uso Responsabile dei Medicinali negli Animali (EPRUMA): tale approccio si basa su una gestione olistica volta a minimizzare le malattie attraverso l’applicazione di misure preventive, che includono una corretta igiene, alimentazione adeguata, monitoraggio regolare della salute e del benessere e adozione di protocolli di bio-sicurezza. L’obiettivo è quello di mantenere gli animali sani e prevenire la diffusione delle malattie.
L’uso responsabile degli antibiotici nell’allevamento rappresenta un pilastro fondamentale per garantire la salute degli animali e la sicurezza alimentare e grazie all’adozione di pratiche sostenibili e all’implementazione di misure preventive, gli allevatori europei sono impegnati a ridurre la dipendenza dagli antibiotici, preservandone efficacia e disponibilità per le generazioni future. Inoltre, la nutrizione gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute e del benessere animale. Gli integratori alimentari per gli animali da allevamento contribuiscono a garantire una nutrizione adeguata e il benessere ottimale degli animali. Questi ingredienti alimentari assicurano la sicurezza del mangime, riducendo la presenza di microrganismi indesiderati e mantenendo l’equilibrio della flora intestinale dell’animale, supportandone la resistenza e la resilienza agli stress ambientali.