Home Legislazione Antibiotico-resistenza, il ministero della Salute aggiorna il protocollo di sorveglianza

Antibiotico-resistenza, il ministero della Salute aggiorna il protocollo di sorveglianza

581
0

Novità sul contrasto all’antibiotico-resistenza. Il ministero della Salute ha aggiornato il protocollo di sorveglianza coordinata dall’Istituto superiore di Sanità. L’aggiornamento, contenuto nella circolare “Sistema nazionale di sorveglianza sentinella dell’antibiotico-resistenza (AR-ISS) – Protocollo 2019, emessa il 18 gennaio, è in linea con le attuali condizioni e le esigenze del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza 2017-2020. Il piano, adottato dal ministero della Salute, definisce la strategia per il monitoraggio dell’antibiotico-resistenza con la partecipazione di istituzioni nazionali, regionali e locali.   

Il fenomeno della resistenza agli antibiotici e agli altri antimicrobici è una delle maggiori minacce per la salute globale, come indicato dai principali organi internazionali come l’Organizzazione mondiale della Sanità e l’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie.  

La circolare di gennaio è stata adottata proprio per rafforzare il sistema di sorveglianza attiva dal 2001 con il coordinamento dell’Istituto superiore di Sanità. Si tratta di una rete di laboratori ospedalieri di microbiologia che ogni anno inviano i dati di sensibilità agli antibiotici per alcuni patogeni, rilevanti dal punto di vista epidemiologico e clinico, al Laboratorio nazionale presso l’istituto di Sanità. Questi sono i dati che confluiscono nella rete di sorveglianza europea sulla resistenza ai farmaci dell’Ecdc

Al centro del nuovo protocollo ci sono gli obiettivi, i metodi e le modalità di rilevazione dei dati del sistema di sorveglianza rivisti alla luce del piano nazionale di contrasto alla resistenza agli antibiotici. Inoltre c’è un documento che esplicita i requisiti minimi che i laboratori coinvolti nella sorveglianza devono avere, allo scopo di definire gli standard minimi di qualità per i centri diagnostici che forniscono i dati. Il protocollo sarà aggiornato annualmente.

 

Foto: Pixabay

redazione