Gli antiossidanti sono fattori nutritivi sempre più importanti nell’alimentazione degli animali da reddito e in particolare dei ruminanti. Tuttavia, non è ancora piena la comprensione delle numerose interazioni esistenti tra l’azione anti-radicali di questi elementi e il benessere dell’organismo. Per questo i ricercatori dell’Università di Sidney guidati da Pietro Celi stanno indagando in maniera più approfondito questo universo di sostanze.
Gli studi fanno luce sulle svariate proprietà, che Celi e colleghi hanno riassunto in una pubblicazione per Feedipedia, a cominciare dalla supplementazione di selenio e vitamina E che, ricordano gli autori, aiutano a ridurre il calore indotto dallo stress ossidativo. Si tratta di composti che “influenzano il metabolismo degli animali e la loro salute”, spiega Celi. “Se saremo in grado di utilizzarli in maniera efficace, otterremo animali migliori e più redditizi”. Con un uso attento degli antiossidanti si possono ottenere carne e latte di elevata qualità, oltre alla capacità di fornire all’animale elementi di cui beneficia tutto l’organismo. Per esempio, il già noto effetto di riduzione del calore e una migliore termoregolazione, ma anche una difesa supplementare contro le mastiti. I risultati sono stati confermati dalle analisi di laboratorio: i ricercatori hanno, infatti, compiuto esami su campioni di sangue alla ricerca dei geni espressi in associazione ai diversi profili nutrizionali.
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Red.