La Commissione europea ha pubblicato le lezioni apprese dalla crisi da Covid-19 in materia di sicurezza dell’approvvigionamento alimentare e sulle sue soluzioni in un contesto di rischi sempre maggiori. Il Copa e la Cogeca sostengono il piano di emergenza della Commissione sulla sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. Tuttavia le due organizzazioni che riuniscono agricoltori e cooperative agricole dell’Unione europea si sono dichiarate critiche su alcuni punti riguardanti la strategia Farm to Fork.
“Il Copa e la Cogeca – scrivono in una nota – concordano, in linea generale, con la valutazione della Commissione e accolgono con favore la sua proposta di istituire un meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare (EFSCM) per coordinare più efficacemente la gestione delle crisi che colpiscono la catena di approvvigionamento alimentare. Tuttavia, per quanto riguarda le vulnerabilità e la dipendenza europee individuate dalla Commissione, non sono chiare le soluzioni offerte dalla Farm to Fork”.
Il comunicato di Copa e Cogeca
Il piano di emergenza della Commissione arriva al momento giusto, in una fase in cui la comunità agricola continua ad essere sotto pressione, soprattutto a causa dei prezzi delle materie prime, ed è accolto favorevolmente. Come già dichiarato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen alla Conferenza sulle prospettive agricole dell’UE, la comunicazione mette in rilievo la resilienza dimostrata dal settore agricolo, nonché il suo ruolo chiave, durante la fase acuta della pandemia nel 2020.
Il Copa e la Cogeca convengono con la Commissione sull’utilità delle misure adottate a livello europeo (ad esempio il riconoscimento dell’approvvigionamento alimentare come attività essenziale e dei lavoratori transfrontalieri e stagionali come lavoratori essenziali, le linee guida sulle corsie preferenziali, un quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato) e sulla necessità di un coordinamento nazionale ed europeo per reagire in maniera tempestiva e preparata ad una crisi imprevedibile. Si rivela cruciale evitare la disinformazione nonché l’attuazione di misure nazionali unilaterali, che potrebbero turbare il mercato unico ed esacerbare la pressione sulla catena di approvvigionamento alimentare.
L’istituzione, proposta dalla Commissione, di un meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, basato su riunioni periodiche fra esperti, garantirebbe un punto di contatto fra Commissione, Stati membri e parti interessate, nella realizzazione di analisi del rischio e di stress test e rappresenta una prima rilevante risposta istituzionale. Il Copa e la Cogeca, che durante la crisi hanno elaborato dei rapidi meccanismi di analisi, sono pronti a collaborare e a condividere le loro competenze nel quadro di questa iniziativa.
Copa e Cogeca sostengono l’analisi del rischio condotta dalla Commissione Ue
Il Copa e la Cogeca sostengono anche l’analisi del rischio condotta dalla Commissione, che tiene conto di un’accresciuta incertezza legata, ad esempio, ad una maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi e alla volatilità del mercato, che incidono sulle capacità produttive dell’UE. Tutto ciò è cruciale in questa fase conclusiva della COP26 di Glasgow, dove i leader mondiali hanno riconosciuto la necessità di una transizione verso sistemi alimentari sostenibili e resilienti al cambiamento climatico, che tengano conto della vulnerabilità dell’agricoltura agli impatti del cambiamento climatico.
Come riconosciuto nella comunicazione, l’Europa ha dipendenze e vulnerabilità che devono essere affrontate. Su questo punto essenziale, e più precisamente sulle soluzioni che verranno previste nel quadro della “Strategia dal produttore al consumatore”, la comunicazione della Commissione non è sufficientemente precisa. Nel piano, la Commissione fa riferimento alle opportunità legate alla sua strategia faro per l’agricoltura, ma deve anche valutarne potenziali rischi e difficoltà. I primi studi sui suoi potenziali impatti, ancora parziali, mostrano chiare tendenze di riduzione del potenziale produttivo dell’UE ed un aumento della dipendenza dalle importazioni. Il Copa-Cogeca, facendo eco al Parlamento europeo, chiede uno studio d’impatto accurato sugli effetti della strategia, soprattutto per alcuni dei rischi individuati nel piano di emergenza.
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