Condividere le informazioni disponibili per rafforzare la sicurezza della filiera, rinsaldare i rapporti esistenti tra impresa e istituzioni creando un canale di collaborazione privilegiato, arginare eventuali pratiche scorrette che possono ledere l’immagine e la competitività del settore. Nasce con la consapevolezza dell’importanza che il settore mangimistico riveste per tutto il comparto agroalimentare l’accordo firmato l’11 novembre scorso nella sede del Comando generale del Nucleo per la tutela della Salute dei Carabinieri. “Un passo importante che guarda al futuro”: è stato l’unanime giudizio del Presidente di Assalzoo Alberto Allodi e del Comandante dei Nas Generale Cosimo Piccinno, le cui firme hanno dato concretezza ad un’intesa nata da un dialogo che ha radici profonde.
La firma, poi la stretta di mano
Molti i punti chiave del protocollo che punta a diventare una piattaforma di scambi informativi necessari ad accrescere le garanzie per tutti gli attori della filiera. “Si consolidano oggi un impegno e una collaborazione che nascono da lontano. È un onore per noi essere qui, ma è anche l’opportunità per ribadire la condivisione dello stesso interesse: la sicurezza alimentare è l’obiettivo imprescindibile a cui lavoriamo da imprenditori ogni giorno”, ha commentato a margine dell’accordo il Presidente Allodi che ha guidato la nutrita delegazione di Assalzoo composta tra gli altri dal Segretario nazionale Lea Pallaroni, da Michele Fusillo, Filomena Bifulco, dallo staff Comunicazione di Assalzoo. Un’accoglienza cordiale e calorosa da parte del Generale Piccinno, che dopo il momento ufficiale per la firma del protocollo ha condotto la delegazione in visita alla sede del Comando e si è poi intrattenuto nel suo ufficio per un piacevole scambio di opinioni.
I punti dell’accordo
Proprio in virtù della “convergenza degli interessi istituzionali che comprendono il rafforzamento della sicurezza della filiera alimentare” il protocollo fissa le priorità di questo percorso di collaborazione. Ecco alcuni stralci di questo impegno reciproco. Al primo posto c’è il monitoraggio, che nasce dalla consapevolezza del “mutare delle procedure tecniche e tecnologiche dei processi produttivi e dello sviluppo delle conoscenze”. Allo scopo di favorire questa evoluzione Assalzoo “adotterà un ampio programma di valutazione in ordine all’efficacia dei controlli, al fine di renderli adeguati al monitoraggio di una realtà produttiva molto frammentata”. Si tratta di uno degli elementi su cui il presidente Allodi ha voluto puntare l’attenzione del Generale nell’incontro informale successivo alla firma: “Il nostro sistema produttivo è purtroppo caratterizzato da una forte polverizzazione – ha detto il presidente di Assalzoo – e da disomogeneità strutturale. Assalzoo cerca sin dalla sua fondazione di rispondere alle esigenze del sistema-Paese rappresentando un riferimento stabile per l’intero settore”.
L’Italia ha una rete di controlli unanimemente considerata tra le più efficienti al mondo. Il protocollo punta a valorizzare e rendere maggiormente fluide procedure che già da tempo hanno garantito la filiera italiana da fenomeni che all’estero hanno avuto maggiore risonanza. Il CODEX ASSALZOO, ad esempio, nasce come strumento interno al mondo dell’impresa per elevare standard produttivi al di sopra di quanto già richiesto delle norme. “Un percorso virtuoso”, come ha ricordato il Generale Piccinno del quale ospitiamo su questo numero un’intervista.
I vantaggi dello scambio informativo
In forza dell’impegno protocollare Assalzoo e Carabinieri condivideranno le “casistiche per le quali ritiene opportuno avviare azioni di controllo di prodotti, sia di origine nazionale che di importazione, per verificarne la non nocività per la salute”. Il ruolo dell’Associazione diventa pro-attivo. Si legge, infatti, nel protocollo che Assalzoo avrà il potere di proporre “l’attuazione di nuove forme di controllo e di scambio informativo, da sottoporre all’approvazione del Ministero della Salute”.
“È un esempio di come in Italia attori diversi possano offrire il proprio contributo alla salvaguardia della salute”, ha ricordato Allodi. Strategie operative, monitoraggio e servizi di controllo: la messa in comune di dati agevolerà i compiti istituzionali e operativi dei Nas per “controlli ufficiali di materie prime, additivi, premiscele e mangimi composti; controlli sanitari sulle merci provenienti da Paesi comunitari e terzi; piani di controllo comunitari e residui negli alimenti di origine animale”. La sinergia opererà sul fronte interno e su quello esterno (“sistemi di allerta comunitario”) come una sorta di alleanza informativa grazie alla quale gli operatori del settore potranno contare su regole certe e condivise, evitando sacche di concorrenza sleale anche dall’estero.
Nadia Comerci