Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha pubblicato i risultati dell’attività antifrode a tutela del Made in Italy. Nel 2019 l’Ispettorato centrale repressione frodi ha effettuato oltre 55 mila controlli che per il 12% hanno riguardato anche i mezzi tecnici per l’agricoltura tra cui i mangimi. I dati sono contenuti nel report 2019 e certificano l’impegno del dipartimento finalizzato a contrastare l’illegalità, a segnalare e perseguire le frodi, le contraffazioni, la criminalità agroalimentare. L’obiettivo è la tutela dell’agroalimentare italiano, tra cui gli 861 prodotti che si fregiano delle certificazioni di qualità (Dop, Igp e Stg), non solo nel mercato ‘reale’ ma anche nelle piattaforme commerciali via web.
I numeri
I controlli sono stati 55.539, di cui 41.462 ispettivi e 14.077 analitici, un numero maggiore di quello riferito al 2018. Per l’88% i controlli sono stati effettuati sui prodotti alimentari: 18.179 nel settore vitivinicolo, 6.875 per l’oleario, 5.434 su latte e derivati, 4.117 nell’ortofrutta, 3.542 per le conserve vegetali, 2.831 per i cereali e derivati, 2.588 nel settore della carne, 1.180 per il miele, 596 per le uova, 517 per le bevande spiritose, 391 per le sostanze zuccherine e 2.767 controlli negli altri settori. La quota restante ha riguardato invece i mezzi tecnici dell’agricoltura.
Tra i 27.683 operatori ispezionati sono state rilevate irregolarità nel 17,5% dei casi mentre nei prodotti la percentuale è inferiore: 11,4%. Nei campioni analizzati è risultato irregolare il 10%.
L’attività antifrode ha fruttato anche 395 notizie di reato e 4.446 contestazioni amministrative, in aumento del 6% rispetto al 2018. Gli operatori sono stati colpiti da 2.034 diffide mentre sono state sequestrate merci per un valore superiore a 301 milioni di euro (72 milioni di kg). Il Made in Italy è stato difeso anche all’estero e infine sul web dove gli interventi a tutela sono stati 340.
Mangimi
Assieme a fertilizzanti, sementi e prodotti fitosanitari, i mangimi rientrano tra i mezzi agricoli controllati dall’ispettorato del ministero. I principali illeciti accertati hanno riguardato sia i mangimi destinati agli animali da reddito che quelli domestici risultati non conformi ai limiti di legge o a quanto riferito in etichetta, a seguito delle analisi sulla loro composizione. Le attività dell’ispettorato hanno rilevato anche mangimi dichiarati da agricoltura biologica ma con la presenza di residui di prodotti fitosanitari e quelli irregolarmente confezionati o etichettati.
I controlli sono stati 2799 mentre per gli operatori ne sono stati eseguiti 1259 (le irregolarità hanno riguardato il 17,9% dei casi). Tra i 1936 prodotti le irregolarità sono state il 4,6% e gli esiti analitici irregolari il 19%. I numeri sono grosso modo in linea con quelli della scorsa edizione del report. I sequestri sono stati 5, con 135.800 prodotti sequestrati, le diffide 32. In calo contestazioni amministrative e notizie di reato, rispettivamente 226 e 1 mentre lo scorso anno sono state 247 e 8).
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